(K. Karimi & A. Papi) – Ecco i voti e le pagelle assegnate ai calciatori di Roma e Milan dopo il posticipo della 26.a giornata di Serie A:
-ROMA-
Alisson 7 – I suoi difensori riescono nell’impresa di metterlo in difficoltà anche con i piedi con retropassaggi poco agevoli. Per il resto evita il tracollo mettendo toppe a destra e a manca. Palese la sua rabbia dopo il gol del 2-0 subito.
Peres 5 – Rispetto all’ultimo Florenzi non è neanche così pessimo, ma le giocate positive non si contano neanche con le dita di una mano.
Manolas 5 – In velocità è sempre agevolato, andando a recuperare palloni a vita persa. Ma quando c’è da marcare va in tilt totale. Si perde Cutrone, che lo beffa come un principiante.
Fazio 5.5 – Il Milan arriva a tutta velocità, per uno come lui è difficile mettere una pezza. In fase di costruzione è uno dei pochi brillanti.
Kolarov 4.5 – Scoppiato, dopo una parte di stagione pazzesca ha ormai le polveri bagnate. La società però ha ben pensato di cedere il suo sostituto a gennaio. Non ne azzecca una, straperde i duelli con Kessié e Suso.
Pellegrini 4 – Corre, lotta, ci prova. Ok, ma il calcio è un’altra cosa. Sbaglia tutto lo sbagliabile, si fa molestare tatticamente da Bonaventura e porta palla in maniera quasi nevrotica. Giocatore, ad oggi, inutile. (dal 80′ Gerson s.v.)
Strootman 5.5 – Tatticamente inappuntabile, tiene la posizione e concede poco sulla trequarti. Ma quando il pallone scorre tra i suoi piedi è sempre lento e impacciato. Sgrida Schick da vecchio leader nel finale, ma non basta.
Nainggolan 4.5 – Altro leader in crollo di una squadra senz’anima. Come a Kharkiv vaga per il campo senza meta, mai mettendo in difficoltà i contendenti. Il dato sui contrasti persi, per uno come lui, è gravissimo. (dal 64′ Dzeko 5.5 – Prova a farsi vedere tra sponde e giocate di prima, ma il suo apporto è parziale e non incisivo).
Under 5.5 – Non può essere sempre il talento 20enne turco a decidere le partite. Stanco dopo le fatiche di Champions, prova a catalizzare il gioco su di lui nei primi 30′. Chiude senza squilli e con i crampi. (dal 73′ Defrel s.v.)
Schick 5.5 – Meno colpevole di altri in fase offensiva, prova a illuminare la scena con un paio di numeri da applausi. Ma è dura quando la squadra non ti assiste mai e non vede i tuoi movimenti applicati e in verticale.
Perotti 5 – Il duetto con Kolarov non è più originale ne’ letale, cerca una meta sulla trequarti che non trova mai. Le sue conclusioni sono quasi invisibili per poter far male a Donnarumma. Solito inconcludente.
All. Di Francesco – Anche per il mister è arrivato il momento dei bilanci, impietosi. Dopo 7 mesi di lavoro la squadra fatica ancora ad avere un’identità. I migliori giocatori della rosa sono irriconoscibili. Il gioco latita e la squadra dura un tempo dal punto di vista fisico, prodigandosi in un pressing spesso fine a sè stesso. Così non si va da nessuna parte. E non è una questione di modulo.
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-MILAN-
Donnarumma 6.5; Calabria 7.5, Bonucci 6.5, Romagnoli 7, Rodriguez 6.5; Kessié 7, Biglia 7, Bonaventura 7 (Montolivo sv); Suso 7 (Borini sv), Cutrone 7 (Kalinic 6), Calhanoglu 6. All: Gattuso 7.5
GGR