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Conferenza Stampa, Di Francesco: “Male il primo tempo, migliorati nella ripresa. Martedì servirà pressione e concentrazione”

Di Francesco

Le parole di Eusebio Di Francesco dalla sala stampa dell’Olimpico dopo Roma-Torino:

Buon secondo tempo, ma perché il primo tempo poco ordinato? Schick migliorerà?

“Su Schick sicuramente sì, non è stato aiutato dalla squadra in un primo tempo leggero e compassato nella manovra. Volevamo tutti la palla sui piedi, non esiste. Nel secondo tempo ho modificato assetto e gli ho avvicinato un giocatore. Schick va aspettato, veniva dalla Sampdoria, ambiente completamente diverso. Chi capisce di calcio sa che c’è del talento che va comunque costruita. Bene nel secondo tempo”.

Cosa capacità martedì servirà per battere lo Shakhtar?

“Più li facciamo palleggiare e più avremo difficoltà. Ci sarà un pubblico splendido, essendo in più dovremo andare a prenderli. Sono una squadra brasiliana, per i tanti uomini che hanno. La partita d’andata la farò rivedere, la differenza dei due tempi. L’atteggiamento dei primi 50 minuti sarà decisiva. Il Torino? Nel primo tempo mi è piaciuto, ha fatto pressione. Nei primi 45′ meritavano loro, nel secondo tempo siamo venuti fuori e abbiamo meritato”.

Nelle ultime due settimane c’è stato uno scatto atletico?

“Se ci fossimo fermato al 45′ mi avresti detto che eravamo giu fisicamente. La testa è importante, ho dovuto modificare il chip nella loro testa, passando al 4-2-3-1. Dovevo avvicinare qualcuno all’area avversaria, cerco di cambiare meno ma è una scelta dovuta all’aspetto mentale. Potevamo essere condizionati dagli ultimi risultati negativi all’Olimpico, oggi ci siamo ripresi questo stadio”.

E’ finita l’era del turnover? Si cambia un po’ meno? La squadra gioca con Schick come con Dzeko?

“Le palle alte non le voglio neanche con Dzeko, non dev’essere la prima scelta. Ci siamo mossi poco bene tra le linee, poi successivamente siamo migliorati. Nel primo tempo ha fatto male tutta la Roma, poi gli ho avvicinato qualcuno. Lui gioca spesso in una zona esterna, deve essere a disposizione dei compagni e andare verso la porta. Per il turnover c’è momento e momento. E’ tutto il contrario di tutto, quando si cambia c’è sempre una motivazione, sono scelte ponderate in base alla gara”.

E’ una Roma più cinica e concreta sotto porta?

“Il lavoro, il campo e basta. Non ci sono altre medicine, dobbiamo però migliorare ancora. Abbiamo fatto alcune partite straripanti senza segnare, ora dimostriamo di essere una squadra vera e forte segnando di più. Speriamo di mantenere alto il numero”.

Ti soddisfa questa Roma? Troppe occasioni perse?

“C’è l’abitudine di guardare avanti, una cattiva abitudini. Parlando dello scudetto abbiamo sbagliato, ma abbiamo tanto da fare. Cerchiamo di costruire qualcosa, si tende sempre a distruggere ma sono convinto che andando avanti assieme si può far bene”.

GGR

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