(E. Menghi) Forse è l’unico a Trigoria a non «tifare» per Roma-Siviglia ai quarti di Champions. Monchi è «sevillista» dalla nascita, ha l’abbonamento al Sanchez-Pizjuan anche se vive nella capitale da 11 mesi e domani saprà se il futuro ha in serbo per lui un salto nel passato: «Voglio solo leggere il nome della Roma a Nyon, poi vedremo cosa accadrà. Quando ho saputo da una chat di amici che il Siviglia aveva segnato ero contento: per i tifosi sarà una gioia e sono felice per loro. Ma in primis lo sono per il club per cui lavoro, soffro e fatico. Qui c’è grande pressione e sono soddisfatto perché ho raggiunto i quarti per la prima volta». Un traguardo inedito anche per il diesse, che non si sbilancia sul sorteggio: «Non sto pensando a chi vogliamo incontrare, mi godo il momento». Durante la sosta tornerà a casa, in Spagna, col verdetto di Nyon in tasca: oggi si decide la «squadra» dirigenziale che volerà in Svizzera e Totti prenota un posto accanto a Monchi.