(A. Austini) Messi e Cristiano Ronaldo, sarà una doppia sfida contro i migliori al mondo. Durissima, quasi impossibile per la Roma che trova il Barcellona ai quarti di Champions League, altrettanto difficile il compito della Juve costretta a giocarsi la rivincita dell’ultima finale contro il Real Madrid. L’urna di Nyon regala, si fa per dire, i colossi spagnoli alle due italiane rimaste in corsa. Non poteva andare peggio, ma arrivati a questo punto è del tutto normale. Non ride neppure Montella, sorteggiato col solidissimo Bayern Monaco mentre Liverpool e Manchester City preparano un derby d’Inghilterra a mille all’ora. Differente, quasi opposto, l’approccio che avranno Roma e Juventus. Se i campioni d’Italia devono superare in modo definitivo il complesso contro le grandi squadre europee – e un ko avrebbe l’effetto di rinviare ancora l’affermazione definitiva in Champions – i giallorossi se l’andranno a giocare senza particolari pressioni, consapevoli di aver già raggiunto uno step fondamentale per la crescita del club, ma comunque vogliosi di misurarsi con i fenomeni blaugrana. C’è ancora una volta l’impronta di Totti sul sorteggio. Se quest’estate a Montecarlo s’era fatto una risata davanti Buffon, indirizzando lui in persona il Barcellona nel girone della Juve, stavolta è stato un «gufo» perfetto: estratta la pallina dei bianconeri, ha detto «Real» mentre le telecamere lo in- quadravano. Pochi istanti, ed ecco uscire proprio il nome dei madridisti.
Lo stesso Totti, avvisa i catalani: «Normale che tutti si aspettino il passaggio del turno del Barcellona – dice il capitano che ha seguito il sorteggio insieme a Monchi e Tempestilli – ma davanti troveranno una squadra competitiva e dovranno sudare per batterci. A dir la verità sono contento perché siamo le 8 squadre più forti d’Europa ed era uguale affrontare Real o City. A Messi ho scritto l’altro giorno per la nascita del figlio, sicuramente ora si farà sentire lui. Ce la giocheremo sereni, la mentalità la trovi da solo perché affrontare questi giocatori ti dà quella forza che non ti aspetti: il calcio è bello perché può succedere di tutto».
Anche il Barcellona nomina l’ex numero 10 nello scambio di tweet ufficiali con la Roma: «Sappiamo che Totti non giocherà – scrivono i catalani – ma ci prepariamo ad affrontare una grande squadra». Ironica la risposta giallorossa: «Sappiamo che Messi giocherà, ma siamo ugualmente pronti per due grandi notti europee». Si mostra motivato anche il diesse Monchi, che il Barça lo conosce meglio di tutti a Trigoria: «Non siamo stati molto fortunati, affrontiamo la squadra migliore al mondo ma abbiamo una possibilità e dobbiamo capire che dovremo lottare al 100% per arrivare alla semifinale. È un momento importante per capire che a calcio giocano tutti 11 contro 11. Essendo arrivati qui dobbiamo pensare che si possa fare. Il Barcellona è più equilibrato ora con il 4-4-2 ed è solido in difesa. Il Napoli ha offerto 40 milioni per Alisson? Per rispetto, sorrido».
I precedenti con i blaugrana, paradossalmente, aiutano ad alimentare la speranza: sono in perfetta parità, con una vittoria per parte e due pareggi, ma l’ultimo confronto ha visto i giallorossi soccombere 6-1 al Camp Nou dove stavolta giocheranno l’andata mercoledì 4 aprile, con ritorno all’Olimpico il 10, a cinque giorni dal derby. La vera forza la Roma l’ha accumulata durante il percorso in Champions, arrivando davanti a Chelsea e Atletico Madrid ed eliminando lo Shakhtar. Adesso serve un’impresa storica, ma provarci è un obbligo.