(U. Trani) – Si chiama Alessandro Pilati ed è l’uomo indicato da Di Francescoper il post Norman-Lippie, la coppia di preparatori venuti dall’estero nel 2015 (il primo dal Canada, l’altro dagli Usa), su indicazione del presidente Pallotta, e pronti a lasciare Trigoria a fine stagione. Il probabile sostituto del tandem straniero, 52 anni, lavora al Genoa dal 2004. E’ sposato con Giulia Volpi, ex azzurra di ginnastica e protagonista di ben due olimpiadi, a Seul 88 e Barcellona ’92. Nazionale azzurro per dieci anni nel judo (tra il 1987 e il 1997), Pilati è anche insegnante di pesistica. In quest’ottica da anni studia e applica i principi della pesistica al calcio con ottimi risultati, visto che nell’ambiente della serie A viene considerato probabilmente il migliore del suo settore.
IDEA CONDIVISA «Riposo rigenerativo», «integrazioni sulla forza», sono concetti che Pilati (che ha mosso i primi passi nel calcio che conta nella Lazio Primavera nella stagione 1999-2000 per poi lavorare 4 anni al Torino) porta avanti da tempo. È inoltre un convinto sostenitore dell’importanza della componente ludica negli esercizi fisici. In particolare, per potenziare la parte alta del corpo, non disdegna l’utilizzo del sacco da pugilato per cercare di tenere vivo l’interesse dei giocatori. La Roma, al netto delle smentite che non tarderanno ad arrivare, gli ha formulato una proposta che dovrebbe convincerlo a lasciare Genova, dove è nato e dove convergono tutti i suoi affetti. Scontato che sia dunque legatissimo alla sua città. Proprio per questo motivo il condizionale è tuttavia d’obbligo: in passato – sorprendendo anche le persone a lui più vicine – ha rifiutato altre proposte di primo piano. Tra queste, quella di seguire Gasperini, con il quale è da sempre in sintonia, sia all’Inter che all’Atalanta. Ancora non è chiaro se con lui nella capitale ci sarà anche Paolo Barbero, addetto al recupero degli infortunati, suo fedele collaboratore da oltre 15 anni. In quel ruolo, Di Francesco può già contare su un pool di lavoro più che affidabile.
RIENTRO ALLA BASE Intanto trova conferme anche a Trigoria il ritorno di Massara alla Roma. Formalmente l’ex braccio destro di Sabatini rappresenterà la soluzione interna per ricoprire la carica (al momento vacante) di segretario generale, anche se il club smentisce sul ruolo, asserendo off record che l’idea è nata visto che si trova nuovamente libero dopo la parentesi con il gruppo Suning. In effetti lo stesso Massara non ama la mansione di segretario generale, non avendola mai ricoperta e al tempo stesso avendo competenze che lo avvicinano maggiormente al lavoro di Monchi (il feeling tra i due è ottimo). Proprio per questo motivo è probabile che alla sua figura se ne possa accompagnare un’altra, più tecnica e specifica per quel ruolo.
Fonte: il messaggero