Eusebio Di Francesco, allenatore della Roma, ha commentato lo 0-0 che ha permesso alla Juventus di diventare Campione d’Italia per il settimo anno consecutivo. Queste le sue parole:
DI FRANCESCO A SKY SPORT
Trionfa ancora la Juve. Cosa ha in più delle altre?
La mentalità, cresciuta negli anni con la stessa società. Riesce a rimanere compatta anche nelle difficoltà, riescono a lavare i panni in casa. È questo il percorso che devono fare le squadre che vogliono vincere le partite. Ogni fallo entrava in campo tutta la panchina: a volte è eccessivo, ma è un desiderio di fare le cose insieme.
Sulla mentalità della Roma.
Le cose migliori stasera le abbiamo fatte in questo. Non abbiamo concretizzato le tante palle recuperate nella metà campo avversaria. Stiamo crescendo, in alcuni momenti della stagione non dovevamo mollare. Ci sta subire qualcosina, c’erano tanti giovani. Se non fossimo rimasti in dieci sarebbe stato un finale più arrembante, loro sono stati bravi ad addormentare la partita.
Sulla crescita del calcio italiano.
Abbiamo fatto un passaggio di crescita in Italia. Non ci sono più risultati sicuri, le partite si giocano fino alla fine. È un cambiamento importante, come potrebbe esserlo quelle delle seconde squadre. Non dobbiamo andare di là non sapendo cosa fare, ci vuole equilibrio, lavorando in una determinata maniera.
Cosa bisogna fare per colmare il gap con la Juve?
Migliorando la rosa, cercando di prendere nei ruoli dove siamo meno forti. Questa spregiudicatezza, questo desiderio di fare la partita è basilare. Dobbiamo crescere a Trigoria, insieme alla società: dando regole, mentalità, facendole rispettare. Non pensando che i più bravi si debbano mettere sul podio e gli altri a guardare. Dobbiamo trattare tutti come titolari, come abbiamo fatto anche noi. Abbiamo cercato di proporre questa idea.
Sul futuro della Roma.
Sì, dobbiamo staccarci da questa realtà che a volte non è reale: ci si deprime con facilità e ci si esalta a due partite vinte. Dobbiamo trattare le vittorie e le sconfitte allo stesso modo, è un passaggio di crescita. Si può fare e credo che nel nucleo è cambiata la mentalità. Spesso ci si guarda dietro, invece bisogna pensare a cosa si può ancora fare.
Un bilancio della prima stagione in giallorosso.
Credo che per me sia stata un’esperienza passando anche attraverso errori, che è fondamentale per capire che tasti toccare. A volte ci sono riuscito e a volte no: ora c’è più convinzione anche nel modo di parlare. Anche nelle interviste bisogna parlare una lingua comune e questo è un passaggio positivo. I fatti ci sono stati, ma bisogna portare avanti questo tipo di idea. Non basta, appena si abbassa la guardia si trascura qualcosa e non si deve fare.
Sul rinnovo.
Devo dire che è l’ultimo dei miei pensieri, troveremo un accordo perché il mio desiderio è continuare. Ma va al di là del contratto, c’è il desiderio di rinnovare.
Ha fatto fare un sacco di soldi con la Champions.
Fa parte del gioco, non ne stiamo qui a parlare. Non mi piace parlare di questo in TV. Magari rinforzeremo di più la squadra.