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Di Francesco: “Ripenso ancora alla partita di Anfield. Abbiamo dimostrato di potercela giocare. Balotelli? Ha qualità importanti”

Di Francesco

Il tecnico della Roma, Eusebio Di Francesco, è intervenuto come ospite speciale a Tiki Taka, in onda su Italia Uno. Queste le sue parole:

“La partita di ieri? Un’ottima ora di calcio, pressando la Juve nella loro metà campo. Poco bravi negli ultimi trenta metri sulle palle recuperate. Poi la gara è cambiata sull’episodio di Nainggolan, loro hanno cercato di non farci giocare per pareggiare e vincere lo scudetto”.

Ripensa ad Anfield?
“Ci ripenso perché abbiamo dimostrato di poter competere con il Liverpool. Nella parte centrale della sfida in Inghilterra la squadra si è persa e disunita. Loro, appena riprendevano palla, andavo forti in avanti e ci siamo intimoriti. Peccato per il ritorno perché si è perso troppo tempo nel pensare all’andata. Si poteva fare qualcosa in più anche se gli episodi ci hanno penalizzato”.

Difficile tenere Dzeko?
“Sappiamo tutti della trattativa. Lui però è stato tanto disponibile anche nelle ore di mercato. Io lo ritengo troppo importante per noi. Lui ha dimostrato di sapersi prendere sulle spalle la squadra, al di fuori dei gol. Questa è la cosa più significativa, e vale anche a livello di squadra generale. Il mettersi a disposizione è fondamentale all’interno della squadra”.

Città maturata?
“Della città mi interessa il giusto, importante trasmettere il messaggio all’interno. Non voglio vedere il vittimismo. Se si pensa troppo agli episodi, si perde tempo per recuperare. Per questo mi sono incavolato nel ritorno con il Liverpool, facevamo il loro gioco lamentandoci sugli episodi. Serve crederci nelle cose, mai abbattersi. Odio, da abruzzese, piangere sulle cose passate”.

Allegri o Sarri?
“Mi piacerebbe attraverso il bel gioco a vincere i campionati. Però non si può criticare Allegri. È un ottimo allenatore sotto tutti i punti di vista. Io provo ad applicare il bel gioco ma a lui non si puà dire niente”.

Schick?
“Ha grandi potenzialità. Deve essere bravo a mettersi in disposizione come fatto nell’ultimo periodo come io a farlo esprimere. Il 4-3-3 all’inizio lo ha penalizzato, adesso deve riuscire a interpretare bene sia il ruolo di Ünder, sia quello di Dzeko”.

Chi meritava lo scudetto tra Juve e Napoli?
“Secondo me la pecca del Napoli è stata quando si è trovato a meno uno, si sono sentiti vincitori. Una squadra abituata a vincere ha tirato fuori l’orgoglio. La Juve è rimasta sul pezzo e ha meritato questo scudetto”.

Giocare prima o dopo influenza?
“Quando si va verso la fine sì, però noi sapevamo di queste possibilità. Attaccarsi a queste cose diventa relativo”.

L’ambiente napoletano può aver esaltato troppo la squadra?
“L’ambiente può condizionare la squadra”.

Inter o Lazio in Champions?
“Chi è in avanti è la Lazio che sta facendo qualcosa di straordinario. Favorita la Lazio perché ha due risultati, ma a gara secca ci sono tante variabili, può accadere di tutto. Tipo ieri noi, con Nainggolan che da un momento all’altro cambia il corso della gara”.

Troppi errori di Nainggolan? Poca personalità in Champions League?
“Ci sta fare degli errori. Chi non fa non sbaglia. A lui tutto si può dire tranne che gli manchi la personalità”.

Le è mancato Totti?
“Una presenza costante nello spogliatoio, sono contento per quello che fa per la squadra. Non rimpiango niente e sono felice di aver giocato con lui e di averlo adesso al mio fianco”.

Come si migliora questa squadra?
“Grande crescita per mentalità, ma non basta. Bisogna migliorare qualitativamente. Ci è mancato qualche gol. Difensivamente abbiamo lavorato bene, paradossalmente siamo mancati da un punto di vista zemaniano”.

Quanto vale Alisson?
“Quanto vale non lo so, è un grande portiere. Ha qualità ma soprattutto personalità che mette a disposizione della squadra. Mi piacciono questi giocatori. Non pensa a fare parate sceniche ma è di sostanza. E diventato uno dei migliori portieri in Italia, se non il migliore”.

Si aspettava un Ünder così?
“Partito con delle difficoltà, anche di lingua. È molto sveglio, più che turco lo chiamo napoletano perché è molto sveglio. Ha grande qualità nel prepararsi il tiro. Non fa mai capire dove calcia e questa è una grande qualità”.

Cosa ha pensato quando ha letto la classifica che vede la Roma con più sviste del Var?
“Non l’ho letta assolutamente. Cerco di non trasmettere alla squadra questa mentalità. Per me sono tutti alibi. Si può sbagliare durante il campionato. Ci si augura che ci siano meno errori ma io devo pensare ad altre cose. Non condivido quando i miei colleghi parlano con gli arbitri, perché si perde tempo invece di aiutare la squadra”.

Si è parlato del Sassuolo che si sarebbe dovuta scansare con l’Inter…
“Queste sono cose da social che lasciano il tempo che trovano. Ognuno di noi scende in campo per non rendersi ridicolo. Il campionato italiano sta dando dei segnali importanti, questa è una crescita culturale che mi piace vedere. Io a Sassuolo ho trascorso anni splendidi, mi piace la mentalità con cui hanno affrontato l’Inter perché è quello che ho cercato di trasmettergli”.

Quale reparto chiederà di rinforzare a Monchi?
“Attacco, difesa e centrocampo (ride, ndr)”.

Balotelli le piace?
“Io lo avevo cercato al Sassuolo, certe cose comunque le decideremo più avanti. Balotelli ha qualità importanti”.

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