Alla vigilia della trasferta a Reggio Emilia contro il Sassuolo, il tecnico giallorosso Eusebio Di Francesco ha incontrato i giornalisti nella consueta conferenza stampa pre-match. Queste le sue parole:
Quanto conterà il giusto approccio domani?
“Credo che l’approccio sia fondamentale in tutte le partite. Abbiamo raggiunto la Champions, non il terzo posto. Per ottenerlo contro una squadra in salute come il Sassuolo so che non sarà facile. Li conosco, saranno concentrati. Anche i miei devono avere il desiderio di fare una grande partita”.
Che sensazioni avrà nel ritornare al Mapei Stadium?
“Le dovrò ancora vivere ma sono felice di rivedere tanti amici con cui ho condiviso storie importanti. L’ambiente lì è unico. Umanamente ho lasciato e, allo stesso tempo, ricevuto grandi insegnamenti”
Ha chiesto a Monchi di tenere Alisson un altro anno?
“Sono sereno sotto questo punto di vista. Alla fine abbiamo Monchi e De Sanctis che lo possono sostituire (ride ndr). Nel calcio non c’è nulla di definitivo. Sono convinto che Alisson rimarrà a Roma”.
Alisson e Cengiz ci saranno domani?
“Il primo no, non sarà convocato, giocherà Skorupski. Cengiz verrà anche se non si è allenato con la squadra. Domani farà il provino decisivo. Davanti abbiamo poche alternative, sta cercando di stringere i denti. Valutiamo anche Fazio”.
Qual è il dato più importante della stagione?
“La consapevolezza e l’aver riavvicinato l’ambiente alla squadra. Siamo cresciuti. Questo deve essere un punto di partenza: non dobbiamo mai sottovalutare nessuno. Dobbiamo stare attenti al mercato e alla gestione della prossima stagione. Dobbiamo ancora migliorare ma la bellezza di aver rivisto entusiasmo sarà una bella partenza per l’anno prossimo”.
Berardi e Politano potrebbero vestire la maglia giallorossa?
“Non ne parlo, sono molto affezionato a molti giocatori. Anche Magnanelli è stato il simbolo del Sassuolo. Lo porterei in ogni squadra per voglia e capacità di stare sempre sul pezzo. Politano e Berardi sono giocatori a cui sono molto legato. Sono due giocatori di talento”.
Che voto darebbe alla stagione?
“Preferisco dare un giudizio: abbiamo fatto una cosa straordinaria in Champions. C’è un pizzico di amarezza per poter fare qualcosa di più. Sul campionato mi dispiace avere questo distacco da chi ci sta davanti, avremmo potuto fare meglio in termini di punti e di gol. Il risultato è comunque positivo”.
Quale è stato il momento più difficile? Chi merita la Champions tra Lazio e Inter?
“Sulla prima domanda rispondo che il pregiudizio non mi è piaciuto e mi ha infastidito. Sul campo, nel periodo di dicembre-gennaio non mi sarei aspettato un rendimento così. Per il resto ci sono tante cose positive. In Champions penso che sia avvantaggiata la Lazio. Sul risultato non mi interessa onestamente”.
Ha parlato con Florenzi? Un giudizio su Ćorić e Marcano?
“Non parlo di giocatori che non sono sulla Roma. Parlo seriamente: nel momento in cui alcuni calciatori saranno acquistati, ne parlerò. Sul mercato stiamo lavorando in simbiosi col DS. Questa settimana abbiamo cominciato a parlare delle scelte. Prima si parlava solo di obiettivi stagionali. Spesso voi ne sapete più voi di me. Non posso rispondervi. Chiudo la conferenza facendo le condoglianze alla famiglia Anzalone: è stato importante, ne parlavo con Bruno Conti anche ieri. Saluto la famiglia”.