Dalla scorsa stagione Daniele De Rossi ha una sua fascia di capitano, in cui ha scelto di chiamare la Roma “l’unica sposa, l’unico mio AmoR“, scritto proprio così, come un vecchio coro della Sud. A Torino aveva la stessa, come simbolo di fedeltà e amore eterno. Diversa, invece, la scelta del Papu Gomez, che ha deciso di personalizzare le sue fasce: il capitano dell’Atalanta cambia e spazia. Le dediche alla moglie, ai figli, a Papa Francesco e Holly e Benji, ad Halloween e San Valentino, ad Astori e ai diritti delle donne, a Babbo Natale e alle principesse Disney, sono diventate da collezione per gli appassionati, scrive Chiara Zucchelli su “La Gazzetta dello Sport“.
Totti aveva il gladiatore, i nomi dei figli e le iniziali sue e di Ilary, Daniele, da sempre più riservato, ha preferito mettere la scritta internamente, non visibile. Visibili, però, le fasce di De Rossi e Gomez lo sono diventate la scorsa settimana, quando sono stati gli unici a non accogliere la direttiva della Lega che, da questa stagione, ha uniformato la fascia. Per loro nessuna ammenda, che invece scatterà da questo turno di campionato. Potranno essere realizzate fasce celebrative, previa approvazione della Lega stessa, ma chi non si adegua sarà punito. Per ora con una multa, poi si vedrà. Domani si vedrà, invece, cosa hanno deciso Gomez e De Rossi: se giocherà, il primo potrebbe indossare quella ufficiale, mentre il capitano della Roma, anche per scaramanzia, dovrebbe di nuovo indossare la sua. Condizionale d’obbligo, almeno per ora.