Immaginatelo come un giocatore di poker: un tris d’assi in mano e prossima carta da scoprire. Edin Dzeko, in fondo, si sente un po’ così. Da quando è alla Roma, nelle prime tre uscite casalinghe stagionali in campionato, il centravanti bosniaco ha sempre segnato. Ce n’è abbastanza perché l’Atalanta, stasera, si senta fischiare le orecchie, anche perché le «vittime» della straordinaria vena di Dzeko nei «vernissage» all’Olimpico sono state non banali: la Juventus nel 2015 (2-1: vittoria), l’Udinese nel 2016 (4-0: vittoria) e l’Inter nel 2017 (1-3: sconfitta). Insomma, a livello personale il battesimo della stagione tra le mura amiche è sempre di prima qualità. E allora perché non esser ottimisti, visto che nell’esordio dell’attuale stagione, a Torino, il centravanti ha tirato fuori dal proprio cilindro una rete capolavoro che è valsa i tre punti? Ciò che conta, d’altronde, è «assistere» il bosniaco nel modo migliore possibile. Domenica scorsa ci ha pensato Kluivert, al tramonto della partita, a regalare il gol che ha innescato il sinistro al volo. Anche oggi l’olandese dovrebbe partire dalla panchina, quindi toccherà a Under (a destra) e Pastore (a sinistra) far lievitare le occasioni. Ecco, per cercare di farlo stare sempre più a proprio agio, Di Francesco sembra intenzionato a spostare l’argentino dalla mediana per farlo partire direttamente sulla sinistra dell’attacco, da dove può spostarsi con facilità dietro le punte per suggerire assist. [..]
Fonte: Gasport