Dieci mesi fa, in un’intervista rilasciata in patria (di cui poi contestò l’accuratezza della traduzione), Patrik Schick pregustava già una carriera da consumare nei migliori club europei. È passato meno di un anno e nel mondo di Schick è cambiato tutto meno una cosa: il feeling in campo con Edin Dzeko. [..] Non è un caso che la dirigenza, anche alla luce dell’investimento fatto, vorrebbe che l’impiego del ceco fosse più robusto, ben sapendo che nella scorsa stagione Schick – con appena 3 gol realizzati – aveva sostanzialmente deluso. [..] Venerdì scorso a Milano poteva esserci la svolta. Col 3-4-1-2, infatti, Schick e Dzeko hanno giocato in tandem davanti, potendo godere di avere alle spalle anche di un trequartista di ruolo come Pastore. Risultato? Modesto. E se il bosniaco – un po’ polemico con allenatore e compagni – è stato persino più deludente di lui, l’esito ha convinto poco. Non è un mistero, perciò, che alla ripresa di campionato contro il Chievo tornerà di sicuro la difesa a quattro; si vedrà se per disegnare il classico 4-3-3 oppure il 4-2-3-1. In ogni caso, due moduli in cui il centravanti ceco – nella ipotesi (e non certezza) – fosse chiamato all’opera da titolare, dovrebbe tornare ad adattarsi partendo dalla fascia destra. Insomma, non proprio l’ideale. D’altronde, tenendo conto che Dzeko deve ancora entrare in forma (ma ha già segnato un gol, splendido, a Torino), i numeri di Schick nelle prime tre partite ufficiali finora non sono brillantissimi, nonostante il suo talento indiscutibile. [..]
Fonte: Gasport