Sembra quasi un paradosso che, dopo anni in cui si parla di rose allargate e ruoli doppi, la sfortuna a tinte giallorosse stia galleggiando sui giocatori romanisti. Niente di gravissimo, ma il problema accusato da Patrik Schick di fatto costringe Edin Dzeko agli straordinari, innanzitutto in vista degli impegni di domenica prossima contro il Chievo e del mercoledì successivo contro il Real Madrid, scrive Massimo Cecchini su “La Gazzetta dello Sport“. “Saremo costretti a qualche cambiamento – ha infatti detto Karel Jarolim, commissario tecnico della Repubblica Ceca – perché Patrik ha avuto un problema all’inguine“. A Trigoria, parlando di adduttore affaticato, confermano tutto, anche se un colloquio fra lo staff medico e lo stesso attaccante ha dissipato un po’ dell’ansia che cominciava a serpeggiare al momento del diffondersi della notizia. Una volta rientrato alla base, Schick sarà sottoposto a controlli strumentali per accertare l’entità del fastidio, che comunque sembra che renderà indisponibile il giocatore per un posto da titolare in vista del match coi veronesi.
Ma non è tutto. Ieri Javier Pastore si è sottoposto a sua volta ad esami strumentali nella clinica Villa Stuart. I cronisti presenti hanno notato la presenza dell’argentino, che comunque da tempo si sottopone a controlli definiti a Trigoria «di routine». La stessa espressione è stata usata pure ieri, anche se in realtà si tratta di una piccola lesione al polpaccio destro. Da tempo quello è un po’ il tallone d’achille dell’argentino, che al Psg ha accusato sette infortuni nella zona, tanto da fare anche un blitz in Cina per cercare di uscire dal tunnel. La sensazione è che l’allarme non sia enorme, ma che una settimana di stop occorrerà. Quindi niente Chievo. E Real Madrid a rischio. L’impressione perciò è che Di Francesco, oltre a Schick, difficilmente potrà contare fin dal primo minuto anche su Pastore. E se De Rossi ieri è tornato in gruppo – e lo stesso ha fatto, sia pure parzialmente, anche Perotti – si sta allenando con cautela pure Florenzi. I problemi di Di Francesco non finiscono qui: che c’è anche un Pellegrini da rigenerare psicologicamente, dopo il brutto inizio di stagione e la tribuna di ieri in Nazionale. Con queste premesse, c’è davvero da stare aggrappati a Dzeko, l’unico che dà garanzie di efficienza ed esperienza.