C’è chi è si è trovato mille euro in contanti nel cassetto nel suo ufficio, quello dello Sviluppo infrastrutture e manutenzione urbana del Campidoglio, e non sapeva che spiegazione fornire ai carabinieri, come riporta La Repubblica. Chi pedinato, ricevere 5000 euro da un geometra in un cantiere a Casal del Marmo, per fare in modo che chiudesse un occhio sui quei parcheggi che il costruttore per cui lavorava non aveva mai fatto. Parliamo solo di un paio di anni fa. Quando gli arresti di Mafia Capitale avevano portato alla luce decine di episodi corruzione negli uffici del Campidoglio, altrettanti continuavano ad essere compiuti.
Le indagini in questi anni hanno portato alla luce un livello di corruzione nel Campidoglio, e negli altri uffici pubblici romani, notevole. Anche a livello apicale. L’inchiesta più recente, su cui stanno indagando procura e carabinieri, è quella sulprogetto per il nuovo stadio della Roma. Lo scorso giugno Il costruttore Luca Parnasi è stato arrestato in compagnia dei suoi collaboratori: associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. Dalle informative dei carabinieri sono emerse macchie su dirigenti del dipartimento Urbanistica. Su quelli della Soprintendenza: in manette è finito l’ex presidente di Acea Luca Lanzalone e politici di Forza Italia e Pd, in Regione. Indagati consiglieri comunali e assessori municipali M5s. Ancora in corso, ma è prossima alla chiusura, l’indagine sul dipartimento Urbanistica.
Un giro di mazzette per ottenere permessi a costruire. Tra gli indagati ci sono l’ex dirigente comunale Antonello Fatello e il costruttore Domenico Bonifaci. Sotto la lente progetti edilizi importanti su cui era entrata anche Cassa Depositi e Prestiti, come le Torri dell’Eur, Palazzo Canevari, l’edificio in largo Santa Susanna sede dell’ex istituto di Geofisica. È di qualche mese fa, invece, la chiusura indagine per la realizzazione della Metro C: in 25 rischiano il processo per reati dalla truffa alla corruzione. Tra di loro ex assessori alla mobilità comunali e regionali, dirigenti del ministero delle Infrastrutture e vertici di Roma Metropolitane, la società in house del Campidoglio, e del “general contractor” Metro C. Oltre un miliardo più del previsto la spesa calcolata dalla procura.