Il fatturato della Roma vola, e con lui i compensi per tutta la dirigenza. La relazione del club per la remunerazione dell’esercizio 2017-2018 – “l’attuazione di tale politica retributiva si è mantenuta coerente con la Politica di Remunerazione adottata nel precedente esercizio nonché con la migliore prassi in materia di remunerazione”, sottolinea la società nel comunicato – permette di analizzare nel dettaglio quanto hanno ricevuto i massimi dirigenti del club nella scorsa stagione. Chi guida la particolare graduatoria è Monchi, che riceve circa 1 milione e 300 mila euro (227 mila sono di bonus), mentre Baldissoni si ferma a 990 mila, di cui 250 mila da incentivi (probabilmente per i progressi del progetto stadio, prima che questo si interrompesse nuovamente).
Poi c’è Umberto Gandini: le retribuzioni sono per 852 mila euro, e con l’ormai ex amministratore delegato è stato deciso di non dare esecuzione al patto di non concorrenza per la durata di sei mesi che era previsto nel suo contratto.
Capitolo a parte meritano le commissioni corrisposte agli agenti e intermediari dei calciatori per gli acquisti durante il calciomercato: detto del misterioso Radonjic (di cui si era già a conoscenza dei 3 milioni al procuratore oltre al milione speso per il cartellino), sorprende Gonalons. Il francese è arrivato per 5 milioni nella capitale, ma a questi si aggiungono i 3 milioni spesi per le commissioni. Non un grande affare, visto il suo rendimento…
Per quanto riguarda i nuovi arrivati il più “costoso” è Mino Raiola: 4 milioni solo per Justin Kluivert, più il milione per il rinnovo Luca Pellegrini (che oggi ad Empoli fa l’esordio in Serie A dal 1′). Per Coric speso un milione in più oltre al costo del cartellino, così come per Pastore. Non male anche Zaniolo, per il quale è stato versato circa un milione e 200 mila euro di commissioni. Meno onerosi Mirante, Santon e Bianda, i cui oneri agli intermediari non superano i 500 mila euro.
Positiva anche la voce “plusvalenze“, per circa 63,5 milioni di euro.