(F. Balzani) – Non è ancora arrivato al Paradiso, ma è almeno uscito dal Purgatorio e ora quando il suo nome viene letto durante le formazioni nessuno mugugna o ride più. Davide Santon, a 27 anni, si sta prendendo (senza strepitare) le giuste rivincite anche se è presto per la completa riabilitazione. Da Milano a Roma, dai fischi e le minacce di morte agli applausi. Merito di una vita diversa e lontana dagli eccessi soprattutto da quando è nata la piccola Sienna, frutto dell’amore con la bellissima Chloe Anderson conosciuta a Newcastle e che è stata vicina a Davide nei momenti bui come 5 mesi fa dopo l’errore con la Juve, o nell’ottobre del 2016 quando denunciò minacce di morte ricevute da alcuni ultrà per una brutta prestazione del marito durante Inter-Atalanta. Da allora Chloe ha deciso di trasformare privato il suo Instagram. Erano quelli gli anni dell’inferno di Santon che tre mesi prima disse no al Sunderland per poi venire bocciato alle visite mediche da West Ham e Napoli. Si ritrovò controvoglia all’Inter, in un ambiente che lo aveva adorato negli anni di Mourinho salvo poi odiarlo (sportivamente parlando) negli anni successivi. Per rinascere Santon ha scelto, anzi è stato scelto dalla Roma. Ad accoglierlo a Ciampino solo Monchi. Il ds ci ha messo la faccia per proteggere un giocatore già criticato prima del suo sbarco anche perché rientrava nell’operazione che ha portato Nainggolan all’Inter. Dopo un primo mese di assoluto anonimato, Santon è stato chiamato nel momento di crisi più acuto: il 26 settembre col Frosinone. Alla vigilia preziosi i consigli degli amici De Rossi e Florenzi, ma pure di Manolas che nel tunnel gli ha urlato di tutto per caricarlo. Poi il derby e infine Empoli. Senza strafare, ma garantendo l’equilibrio che mancava. Ad aiutarlo, da 7 mesi, c’è pure Stefano Tirelli un mental coach che Sandro Corapi (miglior Sport Coach italiano e intervistato da Leggo per il caso Schick) definisce «un bravo professionista che lavora soprattutto sulla riabilitazione fisica». E proprio i tanti stop fisici hanno frenato l’ascesa di Santon che dal 2010 ha accumulato 362 giorni ai box soprattutto per problemi al ginocchio destro. «Quando abbiamo iniziato Davide era molto demotivato – ha detto Tirelli a ForzaRoma.info – Era diventato il capro espiatorio dell’Inter. Adesso ha scoperto una città bellissima, che conosceva poco. Stima molto Di Francesco e ci sono stati una serie di elementi che stanno determinando l’inizio di una rinascita. Dai procuratori alla famiglia che gli è stata vicino dopo le minacce. In quei giorni andai a casa sua per rincuorarlo e per aiutarlo a reagire».
Fonte: leggo