(M. Pinci) – Per i vertici arbitrali, il rigore della Fiorentina non è “un chiaro ed evidente errore”. Ciò nonostante, quella decisione dovrebbe aver già mietuto una vittima: le strade della Roma e dell’arbitro Orsato non si incroceranno per un po’. Una sorta di “bando” dopo l’ennesimo episodio discutibile del direttore di gara di Schio con i giallorossi. A Firenze era il Var che non ha indicato all’arbitro Banti di andarsi a rivedere quell’episodio dubbio. Una scelta condivisa dal designatore Rizzoli ma che ha prodotto comunque grosse polemiche: “C’è una persona che oggi come l’anno scorso contro l’Inter continua a essere protagonista in negativo”, aveva detto il ds Monchi dal Franchi, a caldo. Quel “qualcuno” era proprio Orsato, che nella scorsa stagione non vide — sempre da Var — un chiaro fallo da rigore di Skriniar su Perotti sull’1-0 per la Roma (la partita poi la perse 1-3). E l’anno prima cacciò Salah per una timidissima protesta fatta persino col sorriso. Ma sbaglio anche al rovescio, quando nel 2017 nel derby concesse un rigore ai giallorossi per una goffa simulazione di Strootman. La Roma perse la partita, lui la faccia. Ora lo stop per far calmare le acque.
La Roma però ha anche altri problemi. Ad esempio, recuperare il vero Dzeko. La Champions e un alleato del bosniaco, che trail Viktoria e il Cska ha colpito già 5 volte. Un rendimento in linea con quello della stagione scorsa in Europa, quando segnò 8 gol in 12 partite. In Serie A invece e il più sterile degli attaccanti del campionato: Cristiano Ronaldo è l’unico ad aver tirato in porta più di lui, che però, nonostante 49 conclusioni è riuscito a far gol solo in 2 occasioni, uno ogni 24,5 tiri. La notte europea, l’occasione per riscattarsi. E tornare a mettersi in vetrina.