(F. Balzani) – Gli ottavi di Championscon 90′ di anticipo e magari pure il primo posto nel girone davanti al Real Madrid e di fronte a 65 mila tifosi. Letta così sembra una serata dal sapore di trionfo che potrebbe addirittura essere festeggiata prima del fischio d’inizio se il Cskanon dovesse battere il Plzen (la gara di Mosca è alle 18,55). Il tutto nella serata della celebrazione di Totti che alle 20 riceverà daFalcao, Conti e Cerezo il trofeo che attesta l’entrata dello storico capitano nella Hall of Fame.
L’aria che si respira intorno alla Roma, a poche ore dalla sfida contro i Campioni d’Europa, però è tutt’altro che trionfalistica. Di Francesco, infatti, tra stasera e domenica contro l’Inter si gioca panchina e futuro. Una panchina che ha già cambiato padrone a Madrid dove il post CR7 è risultato più difficile del previsto. Per Di Francesco – apparso parecchio turbato in conferenza stampa – sarà una partita «alla pari», per Kolarov invece «bisogna solo vincere e dimostrarsi uomini». Anche per dare una soddisfazione ai tifosi che il serbo bolla così: «Devono capire che non capiscono nulla di calcio. A me piace il tennis o la pallacanestro, ma dal punto di visto tecnico non capisco niente. Mi posso arrabbiare se perdo, fare il tifo, ma non fare considerazioni tecniche. Sono sicuro che arriveremo tra le prime 4». Parole che hanno mandato sulle furie molti supporter pronti a criticare sui social l’ex laziale. Anche perché arriva dopo la deprimente sconfitta di Udine. «Se uno leggesse i dati della partita senza sapere il risultato direbbe che è stata una gara che la Roma ha vinto facilmente – ha detto Di Francesco – Ci è mancata la determinazione e la cattiveria, cosa che non si compra al supermercato». Per rialzarsi serve fare una bella figura col Real: «Partiamo alla pari e siamo parecchio cambiati rispetto alla sconfitta dell’andata. Dovremo raddoppiare gli sforzi per uscire da questo momento di difficoltà, come già successo in passato. Con Real e Inter mi gioco il posto? Ho sempre sentito da parte della società grande fiducia. Chiaro che il calcio è il calcio, questo lo so. Io sono però lo stesso che ha portato questa squadra ad essere aggressiva e cattiva nella metà campo avversaria. A volte in questo manchiamo, evidentemente devo raddoppiare gli sforzi. L’esame di coscienza me lo faccio tutti i giorni». E dovrebbero farselo anche Monchi che però rilancia: «Dateci tempo, questo è un progetto vincente».
Intanto Di Francesco fa la conta degli indisponibili e oltre a De Rossi, Perotti e Pastore dovrà fare a meno per almeno due partite di Pellegrini al quale è stata riscontrata una lesione di 1° grado al flessore destro. L’assenza potrebbe portare DiFra a risfoderare il 4-3-3 con Florenzi mezzala. Le alternative sono il 4-2-3-1 con Zaniolo dietro le punte o la difesa a 3 vista col Barça. «Potranno esserci tante sorprese», si limita a dire il tecnico. La più bella sarebbe assistere finalmente a un filotto di vittorie.
Fonte: leggo