(C.Zucchelli) – Dentro o fuori. A Romaoppure a cercar miglior sorte da un’altra parte. I prossimi tre mesi saranno decisivi per tanti giocatori. La partita di lunedì scorso a Siena è stata infatti una sorta di spartiacque. La società si aspetta un cambio di passo da parte di tutti quei calciatori che fin qui hanno deluso le attese. A loro il compito di convincere la Roma a confermarli anche la prossima stagione perché se è vero che arriveranno almeno cinque giocatori di primo livello è vero anche che ci sono in rosa tanti calciatori che potrebbero avere un’altra possibilità. La Roma non può e non vuole aspettare più. Nel fare questo discorso, non si può non partire da Simon Kjaer. Per riscattarlo dal Wolfsburg ci vogliono sette milioni, una cifra importante che, sommata ai tre già spesi per il prestito, nessuno a Trigoria può garantire in questo momento per un giocatore che, finora, ha mostrato troppi limiti e troppe fragilità. (…) La situazione di Bojan è molto simile: presentato come il fiore all’occhiello della campagna estiva, l’ex Barcellona è venuto a Roma con tutta la convinzione del mondo convinto di poter fare due anni ad altissimo livello per poi, eventualmente, tornare in Catalogna da protagonista. Le sue speranze non sono state ripagate e anche in questo caso il problema è di natura psicologica: partito come titolare, ha faticato a capire alcune scelte di Luis Enrique e, a 21 anni, non riesce ad accettare il ruolo di seconda scelta. La società, in particolare Sabatini, si confronta continuamente con lui, spronandolo a dare il massimo e a mostrare il suo valore per riprendersi il posto da titolare. Un’idea del genere non è mai venuta in mente a José Angel: lui è della Roma a titolo definitivo, la società, su indicazione di Luis Enrique, ha puntato molto sull’ex Gijon ma le attese non sono state ripagate. Di certo, in estate verrà preso un esterno sinistro molto forte, ma lo spagnolo, a 23 anni, deve cambiare marcia per dare una svolta alla sua carriera. Anche Viviani deve farlo: lui è più giustificato rispetto agli altri, avendo alle spalle pochissime presenze in serie A, e per questo la Roma, che lo considera il centrocampista del futuro, potrebbe decidere di mandarlo a giocare in prestito. Stesso discorso vale per Rosi: Aleandro piace molto sia a Sabatini sia a Luis Enrique ma deve trovare più continuità e essere più preciso in fase difensiva. Se ce la farà, è la convinzione di molti a Trigoria, per lui si potranno spalancare anche le porte della Nazionale di Prandelli.