Pareggio interno per la Roma di Di Francesco nello scontro Champions con il Milan. Ecco l’analisi dell’allenatore giallorosso nel post partita.
DI FRANCESCO A SKY
Grande reazione dopo Firenze.
Dobbiamo prendere gli schiaffi per rialzarci o svegliarci. Quando vuoi seppellire un cavallo e gli tiri tanta terra addosso, devi cercare di toglierla piano piano. Stasera avremmo meritato la vittoria, la partita di Firenze ci fa riflettere. Le nostre responsabilità ce le prendiamo sempre, dobbiamo essere bravi a sfruttare questi momenti. De Rossi è stato straordinario.
Ripartire era tutt’altro che facile.
Per me non abbiamo fatto niente, è una risposta positiva come prestazione. I tre punti sarebbero stati fondamentali, ma non avrebbero ripulito la prestazione di Firenze. Mi auguro che questo sia un punto di ripartenza, anche se a volte ricadiamo. Le partite si possono perdere, ma gli atteggiamenti fanno la differenza.
Schick bene vicino a Dzeko.
Li ho aperti apposta così non si scontravano. L’ho visto vivo Patrik, è in un momento ottimo di forma ma anche dal punto di vista dell’agonismo, della cattiveria e in questa partita ci voleva. Lui è molto bravo a livello tecnico, deve credere di più nelle sue qualità. Può fare tutti i ruoli perché sa giocare a calcio. Ma con questa determinazione e tigna.
Sul ruolo di Zaniolo.
Per me è una grande mezzala. Si è adattato benissimo a fare il trequarti, ma mandiamo spesso le mezzali in pressione sul regista. Allo stesso tempo è bravissimo come mezzala, attacca la profondità e sa fare anche l’esterno. Ha passo, ha forza. E ce lo teniamo stretto. Deve continuare così, migliorare quando arriva sul fondo perché il cross è sempre a metà, mai morbida o dietro… Ma dal punto di vista della presenza in campo solo complimenti.
Sull’importanza del ritorno di De Rossi.
Quando si costruisce una squadra ci sono i giocatori per giocare con un determinato sistema di gioco. Lui nei tempi di gioco è eccellente, ha giocata chiusa o aperta, può metterti la palla in verticale o tra le linee. Queste giocate le aveva anche Pirlo con maggior qualità. Giocando 4-3-3 è fondamentale, per fare quel ruolo bisogna avere determinate caratteristiche.
La tua condanna è convincere gli attaccanti a mettere pressione. Quando succede i difensori hanno meno problemi.
Quando giochi con i due mediani il rischio è appiattirti con i due, mentre con un play riesce tutto più facile. Ci è accaduto anche a Firenze, siamo bravi a sviluppare e a cercare le corsie giuste con i terzini, ma in certe occasioni un terzino deve venire dentro quando l’altro attacca. È una questione di applicazione che va migliorata negli allenamenti. Se concedi mezzo tiro in porta e su un errore di Pellegrini devi essere ancora più attento. Volevo una grande fase offensiva prima di tutto.