A Un derby «vecchie maniere», ma non è un complimento. Lazio e Roma si giocano stasera alle 20.30 una fetta importante della corsa al quarto posto, l’ultimo buono per disputare la Champions nella prossima stagione e aprire la miniera d’oro dell’Europa che conta. Il derby romano, si sa, ha una valenza che va oltre i punti in classifica: chi lo vince fa il pieno di autostima, chi lo perde rischia di cadere in depressione. È anche per questo che, in passato, spesso è finito in pareggio (…) La Roma ha un problema evidente con la fase difensiva: in 34 partite stagionali — tra campionato, Champions League e Coppa Italia — ha mantenuto inviolata la sua porta bestiale a concretizzare: 33 gol in 24 partite (dovrà recuperare quella con l’Udinese il 10 o il 17 aprile) e nelle ultime sei tra campionato e Europa League ha segnato la miseria di tre reti (…) Eusebio Di Francesco ha recuperato Manolas ma non ha svelato se sarà 4-3-3 o 4-2-3-1. Ha però chiarito che l’unico pensiero è per la Lazio, non per il ritorno degli ottavi di Champions contro il Porto, mercoledì. La tensione della vigilia sta soprattutto nel timore, da parte dell’ordine pubblico, di infiltrazioni di ultrà stranieri in missione perché gemellati ai biancocelesti o ai giallorossi (…) Previsti 50.000 spettatori. Lontani i derby della caccia al biglietto, quelli in cui si sfidavano Nesta e Totti, Veron e Batistuta, Cafu e Stankovic. Bei tempi.
Fonte: gazzetta dello sport