Luciano Mondellini, giornalista di Mf-Milano Finanza, è intervenuto ai microfoni di Centro Suono Sport, nel contenitore pomeridiano 1927 on air(che la scorsa settimana aveva rilanciato l’indiscrezione sull’interesse del fondo del Qatar sulla Roma), alla luce dell’articolo pubblicato questa mattina sul tema. Queste le sue dichiarazioni:
“Il Qatar sta puntando la Serie A, ma in particolare l’obiettivo principale di questa iniziale valutazione è il club capitolino: in primo luogo perché i fondi qatarini preferiscono agire sulle capitali e questo è già avvenuto su Parigi col PSG. In più c’è da capire la situazione della Roma dal punto di vista manageriale e proprietaria, con la questione stadio sullo sfondo. L’obiettivo principale sarebbe proprio la Roma da quanto abbiamo appurato. Ritengo che la sponsorizzazione con la compagnia aerea nazionale sia stato un grimaldello per aprire ulteriori porte per il prossimo futuro”.
Dopo l’acquisto del 49% di Air Italy, la Roma potrebbe essere dunque un secondo vettore di ingresso in Italia?
“Sì assolutamente, hanno fatto un’operazione simile anche a Parigi dove hanno interessi commerciali molto forti. Il calcio è un veicolo di promozione incredibile e di riflesso a livello di potere. A Parigi sono entrati in un asset molto popolare, con un soft power, un potere dolce, utilizzando il vettore calcistico per accedere a stanze di potere importanti”.
Il recente viaggio della dirigenza della Roma a Doha può esser letto come una tappa preliminare per eventuali nuovi contatti? Quale potrebbe essere una valutazione realistica della Roma?
“La mia notizia nasce da una fonte non buona, stra-buona, sicuramente un ambasciatore migliore di Totti credo non ci sia al mondo, non è da escludere. Al di là dell’ingresso in Champions e la variabile stadio, la Roma ha un grande patrimonio, nei suoi giovani, nei suoi tifosi, è un club che ha una valutazione importante, ma è difficile stabilirne il valore assoluto, anche perché Pallotta può chiedere qualsiasi cifra”.
Quanto può incidere sulla vicenda il sì al progetto dello stadio?
“Tanto, perché avere una casa – in questo caso lo stadio – vuol dire avere un asset patrimoniale fondamentale, in questa eventuale transazione potrebbe avere un peso importante, ma a mia sensazione il fondo qatarino sta valutando il dossier Roma a prescindere dall’impianto di proprietà. Dispongono di una liquidità incredibile, basta vedere quello che è successo a Parigi sponda PSG in questi ultimi anni”.