«Quando si arriva alle fasi finali di una competizione internazionale subentrano tanti fattori, ma l’importante per i nostri club è arrivare a certi livelli attraverso la programmazione. Arrivare ai quarti di finale con due-tre anche quattro squadre è una buonissima cosa, poi per andare sino in fondo si deve tenere conto di tante situazioni con il risultato che può dare più o meno ragione». Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina all’emittente radiofonica, parlando delle sconfitte di Juventus e Napoli in Champions ed Europa League.
La prossima Serie A partirà il 24 agosto per chiudersi il 24 maggio 2020 a 19 giorni dalla partita inaugurale della fase finale dell’Europeo. «Non si poteva fare diversamente? È stato ribadito nell’occasione un concetto importante: decide la Lega nella capacità di autodeterminarsi. Non entro nel merito, ci sono interessi importanti e legittimi. Mancini conosce le cose. È una certezza che entro il 24 maggio 2020 bisogna consegnare lo stadio Olimpico all’Uefa per la gara inaugurale dell’Europeo». Poi, sulla tecnologia nel calcio: «Il Var come ha cambiato il calcio? È ormai irrinunciabile la tecnologia. È utile per diminuire largamente la percentuale degli errori. Si deve migliorare in alcuni aspetti procedurali ma la strada presa è quella giusta».
«Le nostre società stanno facendo calcio al di sopra delle proprie possibilità? Le società portano avanti l’attività tra grandissimi sacrifici con le risorse economiche scarse che ci sono. Si soffre la mancata sostenibilità. Ci sono molte criticità, specie in Lega Pro. Le riforme sono un fatto normale con la necessità di controllare», le sue parole. «Siamo a buon punto. Si comincia a recuperare con un approccio diverso a livello di certezza delle regole ed efficacia dei controlli. Abbiamo anticipato di 6 mesi, nel dicembre scorso, le regole sulle licenze nazionali ed entro metà maggio verrà varato il nuovo codice di giustizia sportiva. Non ci sono sconti sulle regole», ha aggiunto Gravina parlando delle prossime riforme. Poi sulle iscrizioni e i format dei campionati di Serie B e C, il numero uno federale se la sente di escludere un’altra estate da calvario sportivo. «Lo spero e lo auguro ai tifosi e a me stesso. È sempre complicato quando c’è di mezzo il fattore economico, ricordando l’estate tremenda del 2018 che non vorrei più rivivere. Spero nell’efficace delle regole modificate. L’anticipo delle iscrizioni al 24 giugno va nella direzione di avere un quadro chiaro in tempi più stringenti».