«Ci sono sette squadre in corsa – le parole di El Shaarawy a Sky – una cosa inaspettata ma non troppo, perché tante formazioni hanno dimostrato di poter competere. Ci sono stati meriti da parte di alcune ma anche demeriti: chi sta in alto ha perso punti dando modo alle altre di restare agganciate. In questo finale di stagione contano la forma fisica e l’aspetto mentale, ma soprattutto l’esperienza. Il Cagliari è una squadra di tutto rispetto, che arriva da tre risultati utili come noi, serviranno un grande spirito e una partita di grande attenzione». Soprattutto, serviranno i suoi gol: con quello, splendido, realizzato a San Siro contro l’Inter è salito a quota 10 in campionato. Solo una volta, nel 2012-13, aveva fatto meglio arrivando a 16 con la maglia del Milan. Ha cinque giornate di tempo per provare a eguagliare o superare il record, magari con l’aiuto di Edin Dzeko con cui le cose, dopo la lite di Ferrara, vanno decisamente meglio. «Essere arrivato in doppia cifra significa molto per me, mi sono tolto delle soddisfazioni. Ho trovato più continuità e sono felice di come sto giocando, ho lavorato molto su me stesso anche a livello mentale e ora sto raccogliendo i frutti. Con Edin ci stiamo trovando bene, lui vuole giocare per la squadra e partecipare sempre al gioco. La discussione di Ferrara è un capitolo chiuso, episodi negativi possono capitare, specie quando c’è nervosismo e stanchezza mentale. Ma è anche il segnale che tutti vogliamo fortemente qualcosa, l’importante è che tutto sia risolto».
Fonte: corriere della sera