Se a metà aprile è possibile la ripresa degli allenamenti per la Roma, ci sarà ancora da attendere sul fronte cessione della società. L’intenzione di chiudere l’accordo tra Pallottae Friedkin c’è ancora, ma le basi costruite con la due diligence, che avevano portato ad un prezzo finale di circa 710 milioni di euro, ora sono da ricontrattare.
Pallotta e i suoi soci avevano deciso di passare la mano, potendo contare su una plusvalenza di circa 80 milioni di euro, che però oggi sarebbe eventualmente azzerata dall’intenzione di Friedkin di scendere con l’offerta finale di cento milioni. Pallotta presto coprirà con altri 40 milioni la sua quota dell’aumento di capitale e, tra l’altro, si troverebbe pure molto probabilmente a dover coprire in prima persona il mercato estivo. Dove potrebbe succedere di tutto. I conti, del resto, devono tornare e se la proiezione del bilancio della Roma pre-crisi era di un -110, oggi si rischia di sprofondare a -140.
Friedkin non ha fretta e ha già fissato due date per vedere gli effetti contabili del Covid-19. La prima è il 30 aprile, quando verrà ufficializzata la semestrale traslata di un mese. La seconda è il 30 giugno, quando ci sarà la chiusura del bilancio e saranno effettive le reali perdite del club.
Fonte: Gasport