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Conferenza stampa, FONSECA: “Con Mayoral non cambiano le intenzioni in attacco. Chi non ha coraggio non può giocare qui. Fiducioso per il ricorso di Verona-Roma”

Prima della sosta per le Nazionali, la Roma affronterà domani il Genoa a Marassi senza Edin Dzeko, risultato positivo al coronavirus. Come di consueto alla vigilia del match, l’allenatore giallorosso Paulo Fonseca è intervenuto in conferenza stampa al “Fulvio Bernardini di Trigoria. Le sue dichiarazioni:

Come sarà l’attacco della Roma senza Dzeko e con Mayoral?
“Sono giocatori con caratteristiche diverse. Sappiamo l’importanza di Dzeko, era in un momento positivo, aveva fatto una grande partita contro la Fiorentina. Domani giocherà Borja, l’importante è che non cambino le intenzioni offensive della squadra. L’obiettivo e la forma di giocare sono gli stessi”.

Un giocatore che arriva in questo contesto non dovrebbe essere già pronto?
“Dobbiamo capire che la Serie A è un campionato diverso. Pedro, ad esempio, è un giocatore di esperienza e ha saputo adattarsi in fretta, mentre un giovane ha bisogno di tempo per adattarsi. È stato così per Carles Perez e Villar. Abbiamo bisogno di tempo con questi giocatori in un campionato tatticamente complicato come quello italiano. Hanno bisogno di spazio”.

Fiducioso per il ricorso di Verona-Roma?
“Ne ho già parlato. È chiaro che non abbiamo avuto alcun vantaggio in questa situazione. È stato un errore. La pena non può essere la stessa per gli errori che producono un vantaggio ed altri no. Per questo sono fiducioso”.

Che effetto le ha fatto la vicenda Lazio?
“Posso parlare di quello che succede qui con rigore, non posso parlare degli altri”.

L’anno scorso la Roma si è fermata a gennaio all’improvviso, quando sembrava sul punto di volare. Se la sente di dire che quest’anno non succederà una cosa del genere?
“Il futuro è domani, siamo a novembre. Non posso parlare di gennaio quando siamo a novembre. È più importante la prossima partita, che è difficile”.

Sembra proprio che più la specializzazione del ruolo, lei stia portando la squadra verso una nuova consapevolezza. Oggi si discute essenzialmente di due ruoli: c’è chi costruisce e chi invade spazi. È per questo che anche cambiando posizioni, i suoi giocatori si trovano bene ugualmente? O stiamo andando oltre le sue intenzioni?
“Non possiamo separare le due cose. È un processo che si fa insieme. Abbiamo calciatori che cercano spazi e profondità, e giocatori che sono più pronti per iniziare la nostra costruzione. È un processo della squadra, non si possono separare le due cose. È un momento in cui la squadra sta capendo cosa è importante fare e cosa i giocatori devono fare”.

Avete pensato di trattenere i giocatori e non lasciarli partire per la Nazionali? Che ne pensa il presidente?
“Sono le autorità competenti che decidono”.

Contro il Cluj ha avvicinato Mkhitaryan a Mayoral. Riproporrà il modulo con le due punte? Chi è più indicato tra Pedro e Mkhitaryan per giocare con Mayoral?
“La scelta di giocare con due punte non è stata fatta in funzione di Mayoral, ma è stata una questione della partita, dell’avversario e della strategia”.

In questo positivo avvio di stagione, l’unica nota negativa sono gli errori in uscita bassa quando si costruisce col portiere…
“Prepariamo sempre le partite in funzione di come pressano gli avversari. È diverso quando una squadra pressa uomo a uomo, le intenzioni della squadra in questo momento dipendono dalla pressione dell’avversario. Voglio il coraggio da parte della mia squadra anche durante la pressione. Abbiamo avuto tanti vantaggi da questo. Un giocatore senza coraggio non può giocare in questa squadra. Anche se abbiamo fatto errori, io sono soddisfatto del coraggio dei miei giocatori”.

Tre partite senza subire gol, è cambiato qualcosa in difesa?
“Quando parliamo delle ultime tre partite, parliamo solo della difesa e non è giusto. Il processo difensivo è fatto da tutta la squadra. Se non pressiamo bene avanti, è più difficile per il difensore dopo. La squadra sta bene, tutti sono disponibili a difendere e a pressare. È importante non prendere gol, ma il merito è di tutta la squadra, non solo dei difensori”.

Come giudica questo ciclo di partite e che voto dà alla Roma?
“Non è finito il ciclo, c’è la partita di domani. Abbiamo fatto bene, ma il passato non è importante se non possiamo costruire il futuro. Il futuro è domani. Non è giusto parlare di questo ciclo in maniera isolata, l’importante è la squadra, capire che siamo su un buon cammino. Dobbiamo continuare con questo atteggiamento e spirito”.

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