(C.M.Gargioli) – La partita contro il Parma è un viaggio nei ricordi, come la macchina del tempo Delorean di Doc in Ritorno al Futuro. Roma – Parma è stata la mia prima partita nell’Olimpico, ancora senza copertura, mano nella mano con papà e il suo piumino della Ciesse giallorosso, che mi piaceva tanto. Il cielo è incerto: sole, pioggia e chissà. Raggiungo lo stadio in macchina, insieme a Mirko: «Saranno dieci anni che non venivo allo stadio senza motorino». Ci stiamo invecchiando. Alle 13.30 già eravamo seduti nelle nostre postazioni. A farci compagnia un paio di abbonati, gli altri arriveranno. L’Olimpico è imbevuto come una zolla di muschio da presepe. E’ bello così vestito, tutto verde nella sua versione campo da rugby. I numeri dell’orologio scorrono e gli spalti si riempiono. Alma si presenta accompagnata da Betta coperta da un cappello giallorosso alla pescatora, adatto al tempo e all’occasione. Betta è una signora di Trieste con la passione per l’As Roma che Alma alimenta con il suo fare da nonna giallorossa. A seguirle è Sandro questa volta insieme a Diego, il suo secondogenito. Diego ha occhi verde bottiglia che a guardarli troppo ci si taglia, tanto sono penetranti. Ha appena sette anni ma è un bimbo sveglio che usa un linguaggio da adulto. Offre un chewing-gum a tutti, poi ne mette uno da parte in tasca aspettando di vedere i suoi beniamini in campo. “L’amico di Romolo oggi è Perrotta” così l’altoparlante annuncia il giro della macchinina lungo la pista di atletica mascherata. (…) Rabbioso, come l’espressione che Fabio sfodera sotto la Curva Nord nell’ormai consueto gesto di stringere la mano – coltello tra i denti. In un attimo sono in piedi urlando: “Che gol! Che gran bel gol!” Il primo tempo vola e nell’intervallo cerco di tappare la fame con metà pizzetta. Betta mi chiede di scattarle una foto con il campo come sfondo. Il secondo tempo è la fiera del gol sprecato. “Guarda tu se a forza di non segnare questi pareggiano”, Mirko è concentrato soprattutto a prendersela con il guardalinee: “Incompetenteee!” gli urla, dopo il rigore negato.Marquinho fa il suo esordio. Mentre andiamo via suona Grazie Roma. Il pensiero è che la prossima in casa sarà il derby. Speriamo finisca così. Diego tira il giaccone al padre: «Voglio dare la gomma da masticare a Lamela». Sandro sorride e gli risponde con un “Ora gliela portiamo” tutto paterno. (…)