Sul fronte stadio della Roma vicinissima al capolinea l’ipotesi Tor di Valle. Gli uomini di Friedkin attendono che l’assemblea capitolina vada al voto per l’annullamento della delibera di pubblica utilità, previsto entro la fine del mese, per poi aprire un nuovo percorso con il Comune. Complicatissimo riattivare i contatti con Vitek, soprattutto per i costi delle opere pubbliche previste in quell’area e per il fatto che, nonostante le tante assicurazioni, l’immobiliarista ceco non è ancora entrato in possesso dei terreni: manca infatti il rogito per l’acquisto definitivo e su quelle proprietà ci sono tante ipoteche, tra cui anche una di Equitalia. La società creata da Vitek per lo stadio ha scritto annunciando di voler fare causa alla Roma, ma sembra non ci siano le condizioni.
La Roma è pronta a valutare altre aree con il Comune. All’attenzione dei tecnici ci sono l’Eur Ostiense (zona ex mercati generali) e Tiburtina (ex centro carni), mentre sono sorti problemi per Torre Spaccata, dove ci sono vincoli archeologici importanti.