La Roma, dopo il ko con l’Atalanta e la pausa per le Nazionali, torna a vincere: i giallorossi battono in rimonta 2-1 l’Inter a San Siro con le reti di Dybala e Smalling. Dopo la vittoria il difensore giallorosso Gianluca Mancini ha parlato ai microfoni dei cronisti. Le sue dichiarazioni:
MANCINI A DAZN
Questa vittoria cosa vi dà?
“Contro l’Atalanta abbiamo fatto la partita migliore della stagione e abbiamo perso. Siamo venuti a Milano consapevoli di giocarcela e anche dopo il gol in fuorigioco di Dzeko sapevamo di essere più forti. Oggi ci sentivamo così e l’abbiamo dimostrato in campo stando compatti, uniti, lottando su ogni pallone e soffrendo. Facendo partite così si portano a casa questi risultati”.
Hai detto quella frase per caricare il gruppo?
“Chi ha giocato a calcio sente queste emozioni e questa consapevolezza che ci deve essere tutte le domeniche, ma può capitare che a volte venga meno. Oggi ci sentivamo questo. Dopo l’1-1 ho detto questa frase, ma anche loro lo sapevano. A fine primo tempo ce lo siamo ripetuti tantissime volte e oggi la Roma è stata più forte dell’Inter”.
Perché provate a giocare nella metà campo avversaria solo dopo aver subito un gol? Mi piacerebbe vedere una squadra che offende anche sullo 0-0.
“Hai ragione. La partita non l’avevamo preparata come i primi 10/15 minuti. Non siamo andati a prenderli subito alti e questo è un nostro limite che ci portiamo dietro da troppo tempo. Il mister l’ha preparata in modo da andarli a prendere alti e lasciare Acerbi libero di giocare. Non l’abbiamo fatto, infatti Foti ci ha richiamati. Dopo il gol l’abbiamo fatto, anche con l’Atalanta siamo stati più aggressivi, ma solo dopo il gol subito. Dobbiamo migliorare questo limite, ma non dipende dalla situazione tattica del mister perché la prepara in un altro modo. Siamo noi calciatori a dover migliorare. Quando abbiamo aggredito l’Inter è andata in difficoltà, quando non lo abbiamo fatto ci siamo schiacciati troppo e con la qualità che hanno ci potevano creare dei pericoli”.
Come avete preso la formazione iniziale senza attaccanti?
“Questa settimana abbiamo lavorato senza i nazionali. Il mister ci aveva mascherato la formazione, ma prima di partire verso lo stadio ce l’ha comunicata. L’abbiamo presa in maniera normalissima, sappiamo di avere degli attaccanti fortissimi. Chi ha iniziato ha fatto benissimo, anche Abraham quando è entrato ci ha dato una grande mano. Quando vuoi raggiungere degli obiettivi devi avere una rosa di giocatori forti e pronti a dare il massimo sia dal primo minuto sia dalla panchina. Complimenti a tutta la squadra”.
C’è un lavoro specifico sulle palle inattive?
“Ci lavoriamo in settimana. Per me due cose fondamentali sono chi le calcia e chi va a saltare. Avendo Smalling che è alto 195 cm, Ibanez 190 cm, io 190, Cristante, Zaniolo e Abraham è chiaro che diventa difficile per gli avversari. Anche per noi era difficile perché l’Inter ha dei colossi. Chi deve difendere deve farlo fino alla morte per non concedere un gol. Perdere per un gol su palla inattiva fa sempre rosicare”.
MANCINI IN CONFERENZA STAMPA
“Dopo il gol di Paulo (Dybala, ndr) ce lo siamo detti tutti. Chi ha giocato lo sente, ci sono delle partite dove ti senti superiore. Non è per fare il fenomeno ma oggi ci sentivamo di essere superiori e lo abbiamo dimostrato. Sicuramente la Conference League ha portato qualcosa in più sul piano della consapevolezza. Nonostante la sconfitta avevamo fatto una grande partita contro l’Atalanta e volevamo proseguire anche oggi”.