(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle assegnate ai calciatori della Roma e del Genoa, dopo gli ottavi di finale di Coppa Italia:
-Roma-
RUI PATRICIO 6,5 – Gara di controllo per il portiere giallorosso, titolare anche in Coppa. Sicuro nelle prese, in particolare sui tentativi insidiosi di Coda ed Aramu. Per il resto poco impegnato.
MANCINI 6,5 – La cosa positiva è che sta cominciando a limitare i suoi scatti nervosi e gli interventi particolarmente scoordinati e utilizzando la sua energia in modo più costruttivo. Buona prova, impreziosita dal pallone rubato che dà l’avvio all’eurogol di Dybala.
KUMBULLA 6 – Gli capita Coda da marcare, cliente tutt’altro che comodo visto che ha esperienza e fisicità tali da mettere in difficoltà qualsiasi difensore. Il giovane albanese ha però le caratteristiche giuste per duellare, vincendo duelli e talvolta perdendoli. Tosto.
IBANEZ 7,5 – Una spanna sopra agli altri difensori. Quando non c’è Smalling, è di fatto lui il leader della retroguardia, per il modo con cui esce dalla linea, gioca a testa alta e si piazza tatticamente con intelligenza. L’Olimpico gli ha ormai perdonato l’errore nel derby, visto che ad ogni suo intervento è uno scroscio di applausi.
ZALEWSKI 6 – Energia tanta, brillantezza forse poca. Abile nel gioco sullo stretto, ma il talento di Tivoli sbaglia troppo quando c’è da fraseggiare coi compagni o tentare il cross da buona posizione. Sgusciante, ma non così brillante.
BOVE 6,5 – Il suo talento è quello di essere onnipresente. Uno di quei centrocampisti all’apparenza innocui ma sul campo tentacolari, addirittura polmonari. Un piccolo Damiano Tommasi che forse merita più spazio. L’ammonizione nel primo tempo è un furto.
MATIC 7 – Riparte dal buon ingresso di San Siro, dominando in mezzo al campo e gestendo mille palloni con astuzia. Difficile spostarlo col fisico ed è la sua presenza ingombrante a tenere per 70-75 minuti il Genoa lontano dall’area romanista. Avesse il passo di un tempo sarebbe magniloquente.
EL SHAARAWY 5,5 – Mourinho insiste a piazzarlo come esterno a tutta fascia. Il Faraone comincia a sentire il peso di un ruolo più complesso del previsto, tanto da azzeccare poche giocate e rendersi praticamente quasi mai pericoloso. Risorsa, ma più entrando dalla panchina che partendo dall’inizio.
PELLEGRINI 6,5 – Gioca con qualità, spesso a due tocchi, tra le linee. Sfortunato doppiamente: quando colpisce in pieno la traversa su assist di Matic, poi quando un lieve risentimento muscolare lo manda k.o. a fine primo tempo. La speranza è recuperarlo il prima possibile.
ZANIOLO 5 – Continua a convivere con il suo nervosismo fiammeggiante e nocivo. Litigi con l’arbitro, con Dragusin e con Bani, tutti piuttosto evitabili. Ciò invece che renderlo più cattivo sul campo, gli porta via energie negativamente. Le scelte sono quasi tutte errate. Da ripristinare.
ABRAHAM 6 – Tanto movimento, una sola giocata offensiva, ma in partite chiuse come queste non si può chiedere l’impossibile all’inglese. Quanto meno, gioca con una vivacità ed un’emotività ben migliore di quella mostrata a fine 2022. Il cammino per ritrovarlo è in discesa.
-Subentrati-
dal 46′ DYBALA 8 – La serata di Coppa Italia conferma le impressioni. La Roma ha un campione vero e ha appena vinto il Mondiale con l’Argentina. Lo stato di forma fisica è tutt’altro che al top, ma la qualità della Joya compensa tutto ciò con una facilità disarmante. Il gol vittoria è una perla, tutta classe e convinzione. Illumina da solo, come quando il giovane Totti trascinava la Rometta di fine anni ’90.
dal 61′ CRISTANTE 5,5 – Ci mette un bel po’ ad entrare in partita. Mourinho gli chiede ordine, ma troppo spesso si dimentica di marcare il genoano che si inserisce tra le linee.
dal 61′ SPINAZZOLA 6 – Prove generale anche per lui, che aveva chiuso lo scorso anno con una lesione muscolare. Un paio di strappi azzardati, fisicamente sembra in crescita. Servirà molto.
dal 76′ CELIK 6 – Tiene la posizione con discreto ordine sugli inserimenti finali di Criscito e Dragusin. Bella la palla data in profondità per Tahirovic.
dal 87′ TAHIROVIC S.V. – Il tempo di tentare il suo primo gol da ‘grande’ con una bella giocata al limite dell’area.
ALL. MOURINHO – La sua Roma fa un passetto in più a livello di gioco e di convinzione rispetto alle ultime sfide, partendo con personalità e tenendo il possesso palla. Ha bisogno però sempre di Dybala per sbloccarla, mentre Zaniolo è il suo tallone d’achille, una tentazione finora fallimentare. Piccoli passi che, come accaduto nel girone di ritorno dello scorso anno, possono portare ad un percorso vero e proprio.
-Genoa-
Martinez 6.5; Bani 5.5, Vogliacco 6, Dragusin 6; Sabelli 5.5, Sturaro 6 (Frendrup 5), Badelj 6 (Strootman 6), Galdames 5 (Aramu 5.5), Czyborra 5 (Criscito 6); Yalcin 5.5, Coda 6 (Puscas s.v.). All: Gilardino 5.5