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Le PAGELLE di Roma-Empoli 7-0: Dybala primus inter pares, Renato Sanches cambia la Roma. C’è gioia anche per Lukaku

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del match tra Roma ed Empoli della 4.a giornata di Serie A:

-Roma-

RUI PATRICIO 6,5: Ha l’arduo compito di allontanare le tante critiche piovute dopo le prime incertezze stagionali. Appare sicuro in una serata in cui alla Roma gira tutto al meglio, per suoi meriti. Solo un intervento delicato su Caputo.

MANCINI 7,5: Recupera con estrema rapidità dall’infortunio in Nazionale e gioca con la sicurezza e la freddezza del veterano. Dalle sue parti Maleh e Cambiaghi non combinano nulla, annichiliti dalla solidità del capitano di serata. Si concede un gol nel finale che non arrivava in Serie A dal 5 marzo.

LLORENTE 7: Con il forfait di Smalling è lui a guidare la difesa. La Roma perde in esperienza e leadership, ma guadagna in grinta e capacità di palleggio. Non ha difficoltà ad arginare Destro e Caputo.

NDICKA 6,5: Mourinho l’aveva detto, ha bisogno di tempo per capire come gioca la Roma. L’esordio del franco-ivoriano è infatti lievemente teso e tentennante. Ma si risolleva usando fisicità e cominciando a mostrare gli anticipi difensivi che lo hanno reso noto nel calcio europeo.

KRISTENSEN 7: Prima palla toccata e subito rigore procurato con un cross. Secondo pallone al centro e assist per il raddoppio di Renato Sanches. Buona corsa, pochi fronzoli e applicazione tattica. Non era così brutto come apparso nelle prime uscite. Ci si può lavorare.

CRISTANTE 8: Praticamente sciorina tutto il repertorio a disposizione, fatto di inserimento (e rimpallo per la prima marcatura personale della serata), bomba da fuori sotto l’incrocio e assist di tacco per concludere. Padrone della mediana, leader dello spogliatoio. Da Mou a Spalletti tutti stravedono per lui in questo momento. On fire.

PAREDES 7: Gestione del pallone e regia pura. Se la gara consente di avere il possesso oltre il 60% lui diventa fondamentale. Regista vecchio stampo, come a Roma mancava da tempo. Quando sarà al top anche fisicamente potrebbe pure convivere con Cristante. (dal 75′ PAGANO 6,5: Entra con foga e concentrazione, un paio di recuperi palla sono da applausi).

RENATO SANCHES 7,5: L’autonomia è quella che è ma quando apre il gas non ce n’è per nessuno. Si inserisce sul secondo palo e di testa mette dentro il 2-0. Duetta benissimo con Dybala, Spinazzola e Lukaku, ricordando quanto avveniva sulla sinistra tra Mkhitaryan e Veretout con Fonseca. Per gestione gioca solo un tempo, d’altronde va preservato come una specie in estinzione. (46′ BOVE 7: Il cane malato è sempre più vispo e importante, con i suoi mille contrasti e i tanti palloni recuperati. L’alternativa più giusta per dinamismo a Sanches).

SPINAZZOLA 6,5: Una discreta voglia e una buona gamba, contro avversari troppo modesti. Chiaramente anche per lui vale il discorso degli altri acciaccati, quando la condizione atletica cresce può essere decisivo. Più lucido del solito. (dal 84′ EL SHAARAWY SV: Spezzone finale sull’esterno).

DYBALA 9: Semplicemente il calcio. Dal dischetto è infallibile, su punizione lo ferma solo la traversa, mentre la serpentina che porta al momentaneo 4-0 è roba da Baggio, cose da campioni. Applausi. (dal 64′ BELOTTI 7: L’abnegazione di sempre, la voglia di spaccare il mondo, ma soprattutto l’assist geniale per la prima gioia di Lukaku).

LUKAKU 7: Si sblocca proprio prima di uscire a concludere una gara giocata al servizio della squadra. Sponde utilissime e lavoro spalle alla porta che mancava come il pane lo scorso anno. Già si vede la sua importanza nel gruppo, tecnicamente e spiritualmente. Una guida da seguire. (dal 84′ AZMOUN SV: Primo gettone in Serie A).

All. MOURINHO – Non cambia l’assetto tattico ma recupera gli interpreti migliori. Nonostante non ci siano Pellegrini e Aouar il centrocampo va a gonfie vele, grazie a Renato Sanches e ad un dinamismo diverso. Llorente regista centrale difensivo è un’ottima soluzione in gare come questa. Quando ci sono Dybala e Lukaku poi, tutto sembra più semplice. Un’ottima base su cui costruire un futuro roseo.

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