“Spero che guardando questa targa i giovani traggano ispirazione per essere sportivi onesti. Agostino Di Bartolomei lo era”. Così Luca Di Bartolomei parla ai microfoni di Rete Sport nel giorno dell’intitolazione del campo “A” di Trigoria al padre:
Finalmente un ricordo per Agostino Di Bartolomei…
“Una giornata emozionante, sinceramente per noi è una cosa inattesa, dopo 18 è bello che si ricordi ancora papà. Sono 9 anni dalla scomparsa anche di Sordi, una persona che idealmente era vicino a Di Bartolomei”.
Una domanda intima, sei riuscito a perdonare tuo padre?
“No, non ho perdonato Ago, ma credo che il perdono sia legato all’accettazione, e da figlio non ho mai accettato un sacrificio che Ago mi ha chiesto. Credo che il fatto di non perdonarlo, d’altra parte, sia un modo di rimanerci legato”.
Nonostante questo ricordo arrivi tardi, i tifosi non hanno mai scordato Agostino…
“La tifoseria, i romani, i tifosi non hanno mai dimenticato Ago. Mi fa piacere dire che subito grazie alla società dopo tanti anni Ago torna a casa. E lo fa sul campo della Primavera, dove molti ragazzi giocano e sognano di diventare campioni, e spero che guardando quella targa, con l’aiuto di Tancredi e altri traggano ispirazione per essere sportivi onesti, Ago lo era, è la più grande cosa che mi ha lasciato”.
Nonostante apparisse ombroso in realtà aveva anche un lato ironico…
“In questo era un vero romano, non aveva un carattere semplice ma aveva un senso dell’ironia sviluppatissimo, in questo lui era assolutamente goliardico”.
Per chiudere una parola sulla Roma attuale…
“Una Roma che ha potenzialmente una forza straordinaria, ha grandi mezzi e a parte alcuni problemi penso che svilupperà un progetto interessante”.
Fonte: Rete Sport