(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle del match tra Elfsborg e Roma di Europa League:
SVILAR 7 – Ancora una volta il migliore in campo, perché nel primo tempo fa tutto per evitare il capitombolo romanista, con almeno 3 parate decisive. Si sdraia troppo facilmente sul rigore di Baidoo, ma chiedergli di fare il miracolo dagli 11 metri sarebbe stato troppo.
CELIK 5,5 – Come tutto il terzetto difensivo non ha grosse colpe sulla sconfitta, come al solito è poco brillante e lucido quando deve giocare il pallone in zona offensiva. Da braccetto comunque meglio che da esterno a tutto campo.
NDICKA 6 – Solita prova massiccia, a battagliare contro il centravanti di turno e a far ricominciare l’azione dal basso. Nessun duello perso, nessuna sbavatura reale, ma non basta per salvare la baracca.
HERMOSO 5 – Nonostante l’esperienza internazionale conclamata ai tempi dell’Atletico appare ancora indietro e sofferente. Nei pochi momenti in cui l’Elfsborg si mostra aggressivo va in difficoltà, visto che Zeneli lo salta senza troppi problemi. L’arbitro lo grazia dopo un fallo sciocco al limite dell’area che sembrava netto.
ABDULHAMID 5 – Primo tempo da museo degli orrori, fatto di cross sbilenchi e passaggi all’indietro. Nella ripresa un guizzo di orgoglio, con una bella punizione conquistata al limite dell’area e almeno un segno di vitalità. Certo se nemmeno il calcio svedese può essere considerato alla sua altezza siamo in alto mare.
PISILLI 5 – Un passo indietro rispetto alle belle uscite viste in queste settimane. Una buona occasione sul suo destro nella ripresa, ma la conclusione è troppo centrale. Poco intraprendente nell’attaccare lo spazio, nonostante ci fosse la chance di affondare. Anche tecnicamente degli errori spesso banali.
PAREDES 4,5 – I suoi ritmi sono da dopo lavoro. Tanti palloni toccati ma nessun pericolo creato. Mai una verticalizzazione precisa, mai un’apertura decisiva, sempre orizzontale e sempre a pochi metri. Fare così il regista non serve a nulla.
ANGELINO 5 – Non è serata nemmeno per il migliore di questa prima parte di stagione. Inizia con dei cross sbilenchi, con poca precisione nel tocco e con la sensazione che stesse soffrendo il campo sintetico. L’attacco del secondo palo non è per lui e questo è un problema per un quinto di Juric. Anche la stanchezza, dopo l’ennesima partita giocata 90’ si fa sentire e ne viene meno la lucidità.
SOULE 5 – Dovrebbe caricarsi tecnicamente la squadra sulle spalle e invece finisce per nascondersi. Si accentra con questo solito movimento con il mancino dentro il campo e prova a concludere dalla sua mattonella, ma senza fortuna. Galleggia sulla trequarti ma c’è sempre la sensazione che sia al posto sbagliato al momento sbagliato. Anche il gioco con i compagni non è ottimale, con l’indole di andare troppe volte da solo.
BALDANZI 5 – Non è serata nemmeno per il migliore di questa prima parte di stagione. Inizia con dei cross sbilenchi, con poca precisione nel tocco e con la sensazione che stesse soffrendo il campo sintetico. L’attacco del secondo palo non è per lui e questo è un problema per un quinto di Juric. Anche la stanchezza, dopo l’ennesima partita giocata 90’ si fa sentire e ne viene meno la lucidità.
SHOMURODOV 5 – Praticamente poco o nulla da segnalare sul suo conto, se non una conclusione alta nel primo tempo, dopo un buon movimento in area. Tocca pochi palloni e quelli che arrivano dalle sue parti tende a sprecarli. Non ha nemmeno le caratteristiche giuste per proteggere la palla e far salire la squadra, cosa che invece sa fare Dovbyk. Ancora una volta viene il dubbio che non sia un centravanti puro, ma soprattutto che non sia da Roma.
–Subentrati-
dal 65′ EL SHAARAWY 5 – Vive un momento di scarsa lucidità, nonostante la consueta generosità nello sdoppiarsi sulle fasce. Un paio di chance sulla fascia destra potevano essere sfruttate meglio.
dal 65′ DYBALA 5,5 – Al piccolo trotto, cercando di dare qualità sulla trequarti ed inventare qualcosa. Migliore dello spento e confuso Soulé senza dubbio, ma da lui ci si aspetta sempre una giocata sopra la media.
dal 65′ DOVBYK 5 – Poco e mal servito, ma quando il pallone transita dalle sue parti non si vedono le scintille dell’attaccante spietato e voglioso visto a Girona. Troppi contrasti persi e qualche sponda non all’altezza.
dal 72′ PELLEGRINI 6 – Una ventina di minuti con la voglia di fare e raddrizzare la partita, cosa che è mancata a molti suoi compagni. Non a caso calcia in porta tre volte in pochi minuti, cogliendo una traversa e sfiorando l’incrocio dopo una giocata individuale. Segnali.
dal 86′ CRISTANTE S.V. – Messo dentro per sfruttare la sua fisicità. Ma c’è solo caos.
ALL. JURIC – Seconda gara in Europa e prima sconfitta della gestione Roma. Ritmi troppo bassi per impensierire anche una squadra di livello inferiore come l’Elfsborg. Turn over ampio per far riposare i big, costretti ad entrare nella ripresa senza riuscire nell’impresa di ribaltarla. Il gioco offensivo latita e dopo Roma-Venezia inizia ad essere un campanello d’allarme pericoloso. Snobbare la coppa può essere una spiegazione ma la cosa più grave è che sembra ci sia stato anche impegno. Si fatica a vedere la qualità in questa squadra.