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Le PAGELLE di Roma-Torino 1-0: Dybala torna centravanti e salva la Roma. Kone dominatore, Pisilli sa fare tutto

(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Roma-Torino, gara del turno infrasettimanale di Serie A:

SVILAR 6,5 – In queste partite si vedono i portieri che valgono. Il Toro di stasera non gli fa neanche il solletico, ma si deve superare di riflesso sul destro improvviso di Njie. Almeno lui c’è sempre.

MANCINI 6,5 – Cerca di cancellare le voci negative della settimana e gli scontri verbali con Juric mettendo in campo la consueta grinta contro un ostico Ché Adams. Esce vincitore dai duelli e si permette anche qualche discreta scorribanda offensiva.

NDICKA 6,5 – La sua fisicità lo aiuta nei duelli contro gli avanti del Torino. Al contrario di Firenze è attento e concentrato, senza fronzoli quando c’è da buttare via i palloni spinosi.

ANGELINO 6,5 – Da braccetto diventa spesso un terzino sinistro aggiunto ed è sempre coinvolto nella manovra. Mancano i suoi cross proverbiali, anche se l’assenza di Dovbyk non li rende così indispensabili. Attento in fase difensiva sugli inserimenti tentati da Vojvoda e Karamoh.

CELIK 6 – Dal punto di vista offensivo il suo apporto è quasi pari allo zero, salvo un tentativo di tiro nella ripresa dopo un auto assist di testa. Dietro però regge bene su Lazaro & Co concedendo poco e chiudendo gli spazi a dovere. Almeno sul piano della concentrazione non gli si può rimproverare nulla, la qualità è un’altra cosa.

KONE 7 – Tante cose buone nella sua partita, a cominciare dai recuperi palla e dalle transizioni. Juric deve arrendersi all’idea che uno con le sue caratteristiche non può mai uscire dall’11 titolare della Roma. Bene anche quando accompagna l’azione in avanti.

LE FEE 6 – Torna titolare dopo la gara con la Dynamo Kiev e questa volta senza tutore. Tutto sommato positivo nel possesso palla e nel velocizzare la manovra. A volte troppo scolastico nel cercare la giocata più banale e in orizzontale. Passi in avanti dal punto di vista fisico e nell’inserimento nel gruppo. Si può ritagliare un ruolo importante considerando l’addio in pectore di Paredes.

ZALEWSKI 6 – Scolastico ma non svagato. I suoi duetti palla a terra con i trequartisti e con Angelino sono una buona mossa per impensierire il Torino sulla corsia sinistra. Gli manca sempre l’ultima giocata per essere davvero incisivo, così come la precisione nei cross.

PISILLI 6,5 – Il palo colpito nel secondo tempo, annullato dal fuorigioco di Angelino, è un sunto delle sue qualità, tra inserimento e conclusione. Rispetto ad uscite precedenti da trequartista questa volta sembra essere più a suo agio. Corre come al solito tantissimo fino ad uscire stremato per lasciar spazio a Pellegrini.

BALDANZI 6 – Tanta vivacità e un mondo di dinamismo, però alla fine risulta spesso fumoso. Per il ruolo che deve ricoprire, alle spalle di una punta mobile come Dybala, dovrebbe concludere di più in porta. Di certo la sua rapidità con un attacco tecnico può avere una giusta risultanza.

DYBALA 7,5 – Vuoi o non vuoi la luce passa sempre dai suoi piedi. Il gol, stile Ravanelli nella finale di Coppa dei Campioni del ‘96, è una delizia tecnica e balistica. Da quella posizione ci voleva un sinistro educato come il suo. Un gol dal valore doppio, perché regala i tre punti alla Roma e consente alla Joya di diventare il terzo miglior marcatore argentino della storia della Serie A (125 gol come Higuain). Imprescindibile.

-Subentrati-

dal 63′ PELLEGRINI 5,5 – Encomiabile il fatto di voler mettersi a disposizione anche con un’infiltrazione alla caviglia, ma stavolta entra senza la lucidità e la brillantezza vista giovedì scorso contro la Dinamo Kiev. Troppi palloni buttati via.

dal 77′ CRISTANTE 6 – Messo in campo quasi da trequartista, utile nello spizzare più palloni aerei possibili.

dal 77′ EL SHAARAWY 6 – Un rientro importante per i ricambi sulle fasce. Da segnalare un buon recupero difensivo nel finale.

dal 77′ SHOMURODOV 5,5 – Dovrebbe dare un appoggio nel finale grazie alla sua fisicità, maggiore di quella di Dybala. Ne prende comunque poche e non sfrutta un’uscita pessima di Milinkovic-Savic.

ALL. JURIC – Salva la panchina con una vittoria sofferta, sullo stile di Roma-Dynamo Kiev. La prima mezz’ora la squadra ha proposto anche un buon calcio, fatto di palleggio e velocità. Quando le energie sono venute meno c’è stato da gestire, non sempre con lucidità ma con la giusta grinta. L’esperimento di Dybala centravanti alla fine è riuscito piuttosto bene, mentre i cambi erano piuttosto scontati. La sua vita a Trigoria si allunga almeno fino a domenica.

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