(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Verona-Roma, 11.a giornata del campionato di Serie A:
SVILAR 6 – Non può sempre essere lui a salvare baracca e burattini. Crolla incolpevolmente quando Tengstedt e Harroui si ritrovano solissimi a calciare da pochi passi. C’è un blocco clamoroso su di lui sul gol in mischia di Magnani. Tra i pochi a salvarsi sempre, tra i primi a voler partire da una Roma così scarsa.
MANCINI 5 – Non ha colpe evidenti sulle reti subite, ma è sempre in ritardo, mai in anticipo sugli avversari diretti, troppo falloso in diverse occasioni. Scarso anche l’apporto nel giro palla e nelle verticalizzazioni in profondità.
NDICKA 4,5 – Soffrire contro calciatori come Tengstedt o Mosquera, con tutto il rispetto, è sinonimo di una domenica da dimenticare. Si fa bruciare da Livramento nel finale per completare la sua partita indisponente e rallentata, così da dare il là al 3-2 definitivo. Come postilla, la gomitata ai suoi danni di Magnani che i simpatici Pairetto e Maresca al VAR decidono di non valutare.
ANGELINO 5,5 – Buon primo tempo, perché sempre presente in fase di transizione e di sovrapposizione, anche se manca la precisione al momento del cross. Aiuta molto Zalewski in spinta, peccato che il polacco non faccia altrettanto con lui quando si deve difendere. Molto meno brillante nella ripresa.
CELIK 5,5 – Assist per il gol di Dovbyk che vale il 2-2, per una volta meglio in avanti che dietro. Molto più complicato per lui tenere a bada Lazovic, Kastanos e chiunque si aggiri da quelle parti (Tengstedt e Mosquera compresi).
LE FEE 5,5 – Qualche buona giocata, come un’imbucata sulla sinistra da giocatore di qualità. In mezzo però ci sono troppe pause e qualche errore di misura di troppo, non ammissibili per un ipotetico regista. In fase di non possesso corre ma non recupera, lasciando troppo lavoro sporco al solo Kone.
KONE 6 – Ci mette tutto dal punto di vista dell’impegno, coprendo una larghissima vastità di campo. Recupera diversi palloni ed è sempre il primo a provare a ribaltare il fronte offensivo. Molto falloso, a volte ingenuo, si prende anche un giallo nel momento clou del secondo tempo. Se può Juric lo cambia sempre.
ZALEWSKI 4 – Perseverare è diabolico. Dopo aver regalato la partita all’Inter si ripete con Tengstedt, con una o alla orizzontale ai limiti dello scempio. Prova parzialmente a rifarsi con l’assist per il gol di Soulè, ma non è abbastanza per cancellare scempi precedenti. Era più utile da fuori rosa.
PELLEGRINI 4,5 – 90’ di assoluto nulla. Galleggia tra le linee ma non risulta utile nè per il centrocampo nè per l’attacco. Assistenze a Dovbyk non se ne contano, giocate di qualità men che meno, recuperi palla con il contagocce, nella sua solita serata apatica. Al di là dei fischi e dell’ambiente pesante, in queste condizioni non è utile alla squadra.
SOULÈ 6,5 – Questa volta il suo lo aveva fatto perché il gol è di pregevolisima fattura. Il cross basso di Zalewski non è nemmeno troppo preciso ma lui si inventa un colpo di tacco bellissimo che non lascia scampo a Montipò. Prova a svariare sul fronte offensivo, senza lasciare punti di riferimento ai difensori del Verona. Cala con il passare dei minuti fino alla sostituzione per far entrare Dybala.
DOVBYK 6 – Il gol lo mette dentro, anche se in modo sporco, il suo sesto stagionale (quarto in Serie A). Gioca quasi sempre spalle alla porta e questo di certo non può aiutarlo. Si danna l’anima per tenere palloni e fare sponde per i compagni ma c’è la netta sensazione che non sia il modo giusto di innescarlo. La condizione fisica dopo. Influenza era talmente precaria da costringerlo ad alzare bandiera bianca dopo circa 70’.
-Subentrati-
dal 66′ CRISTANTE 4,5 – Chi l’ha visto? Entrato ma senza alcun segnale, né in fase di impostazione né quando c’è da coprire o commettere falli tattici. Inutile.
dal 66′ EL SHAARAWY 4 – Riesce a fare peggio dello Zalewski disastroso del primo tempo, giocando male tutti i palloni che transitano dalle sue parti. Gli si chiede spinta e lucidità, perde invece il pallone che dà il via alla ripartenza del 3-2.
dal 66′ DYBALA 5,5 – Passano tanti minuti prima di vederlo giocare palloni rilevanti in campo. La scelta di lasciarlo unica punta in corso d’opera oggi non paga, anche se è l’unico a portare pericoli dalle parti di Montipò nel secondo tempo.
dal 74′ BALDANZI 5,5 – Più caos che altro, solo un guizzo in ripartenza che denota come sia l’unico in rosa ad oggi a saper saltare l’uomo.
dal 81′ PAREDES 4,5 – Riesumazione.
ALL. JURIC – Come da lui anticipato una sconfitta oggi avrebbe reso vani i 3 punti ottenuti con il Torino. Detto fatto ed ecco il 3-2 che non ti aspetti, con la batosta finale targata da Harroui. Troppi tre gol concessi a questo Hellas e ora l’ esonero è davvero ad un passo. Parlare di grande prestazione nel post partita è quasi peggio del risultato.