(K.Karimi – A.Papi) – I voti e le pagelle di Roma-Atalanta, posticipo della 14.a giornata di Serie A:
SVILAR 5,5 – Oggi nella versione che più sfortunati non si può. Mai impegnato realmente dall’Atalanta, si arrende a due deviazioni involontarie dei suoi difensori, che lo spiazzano completamente. Poco preciso nei rilanci con i piedi.
MANCINI 6 – Peccato perché aveva tenuto al meglio il campo, limitando Lookman con le buone e con le cattive. Paradossalmente, una volta uscito lo spauracchio nigeriano, va maggiormente in difficoltà. Si divora il pallone dell’1-1 ad un passo da Carnesecchi.
HUMMELS 7 – Fino al guaio muscolare che gli fa alzare bandiera bianca era stato impeccabile. Dominatore, come prevedibile, sui palloni alti. Preciso nelle chiusure decisive e nelle uscite a testa alta. Ma a questa Roma gira tutto male, il sintomo è perdere un leader difensivo sul più bello.
NDICKA 5 – Anello debole della linea a tre. Non dispiace il fatto che sia pragmatico e preferisca buttare via i palloni scomodi piuttosto che rischiare la giocata, ma il 75% delle sue transizioni finiscono regolarmente in fallo laterale.
CELIK 5 – Purtroppo non è nemmeno colpa sua ma la sfortuna si accanisce su quelli scarsi. Colpo di schiena a battere Svilar sul tiro di De Roon e addio sogni di gloria. Per tutto il corso dei minuti giocati era più un rincorrere Ruggeri che un creare e quando si presenta nella zona calda la scelta è sbagliata. Con maggiore qualità su quel lato si poteva far male all’Atalanta.
CRISTANTE 5 – Tante giocate sbagliate e un deficit di passo imbarazzante nei confronti di Ederson. Il problema è che nemmeno il pallone riesce a far correre a dovere.
PAREDES 6,5 – Sicuramente uno dei più positivi. Bravissimo nell’arpionare palloni davanti alla difesa e nell’impostare con i giusti ritmi. Finché lui ha birra in corpo la squadra gira a dovere. Sicuramente uno dei più positivi.
KONE 6,5 – Sfiora il gol nel primo tempo con un bel tiro dai 20 metri che lambisce il palo. Prova a lottare con tutte le sue forze ma di fronte ha avversari della sua stessa prestanza. Forse un pizzico stanco dopo Londra nel finale e di conseguenza appannato.
ANGELINO 5,5 – Sulle fasce Gasperini ha un arsenale imparagonabile. Bellanova alla fine del primo tempo dà una sgasata in cui mostra un passo completamente diverso. Ha avuto spesso spazio ma non l’ha saputo sfruttare con la qualità che tutti gli riconoscono.
DYBALA 5,5 – Un paio di imbucate fatte nel modo giusto meritavano miglior sorte. Evidentemente non è al massimo e gli sprazzi di luce sono accompagnati da tanti momenti di buio. Nel primo tempo è riuscito a rimanere vicino a Dovbyk e a creare qualcosa. Nella ripresa si fa prendere dal nervosismo e sparisce dal match.
DOVBYK 5 – Un pallone per tempo gli viene recapitato ma in entrambi i casi non riesce nemmeno a concludere. La storia che non viene servito non regge più, il problema tutto al più è il suo stato di forma deficitario. Sulle ginocchia dopo ogni scatto, piegato in due dalla fatica e fagocitato da Hien. Ranieri per disperazione prova addirittura Shomurodov nel finale.
-Subentrati-
dal 62′ SHOMURODOV 5 – Entra per lo stremato Dovbyk, ma non combina nulla di buono. La sua mezz’ora è fatta di stop sbagliati, falli evitabili e corse a vuoto. L’insufficienza è da dividere con chi lo ha tenuto come prima alternativa in attacco.
dal 72′ SAELEMAEKERS 5,5 – Stavolta la classe del belga non si vede. Quando prova la giocata va costantemente a sbattere sul muro atalantino.
dal 72′ EL SHAARAWY 6 – Sembra in un buon momento, infatti tra i neo entrati è quello che tenta a combinare qualcosa di più. Forse meritava più spazio stasera.
dal 80′ ZALEWSKI S.V. – Lo si ricorda solo per un pallone perso scioccamente sulla trequarti avversaria.
dal 80′ SOULE’ S.V. – Prova a battere un angolo direttamente tra i pali. Ma a questa Roma non riescono le cose semplici, figuriamoci quelle ad effetto.
ALL. RANIERI – Di certo rispetto ai suoi predecessori ha trovato la via giusta per mettere in campo la squadra. Una quadratura tattica è stata data ad un gruppo carente in tanti ruoli. Purtroppo il livello di tanti singoli lo condannano. Miracoli non se ne possono fare e ora contro il Lecce è una vera sfida salvezza.