MARCHETTI
Come riportato quest’oggi da Davide Stoppini della Gazzetta dello sport, il portiere biancoceleste Federico Marchetti, sarebbe stato in passato molto vicino a vestire la maglia giallorossa: “la vecchia dirigenza si sarebbe informata sul portierone ai tempi della sua esclusione dalla rosa in quel di Cagliari. All’epoca Federico era costretto a giocare con la primavera ma in tanti ricordavano le sue gesta come vice – Buffon e poi titolare degli azzurri non troppo brillanti del mondiale 2010. La cosa alla fine non si concluse mentre Lotito, portò dalla parte laziale di Roma un portiere solido. Per prepararsi al meglio alla sfide di domenica Marchetti studia su dvd come fermare i tiri romanisti, mentre si rammarica un po’ di una settimana che gli ha lasciato l’amaro in bocca: ancora una volta fuori dalle convocazioni di Prandelli. D’altra parte Federico ha conquistato l’ambiente biancoceleste e a Roma vuole mettere radici
HERNANES
Come ricorda Daniele Rindone sul Corriere dello sport, il calciatore brasiliano è stato capace di rifilare alla Roma due gol nelle quattro sfide a cui ha partecipato. Dopo l’impegno in nazionale, oggi dovrebbe unirsi ai compagni per prepararsi in vista della gara di domenica. Le due firme che Hernanes ha posto sul derby sono arrivate su rigore: la prima in coppa Italia mentre la seconda è arrivata nel derby d’andata. Questi i suoi numeri: 10 gol su 34 presenze, 7 in campionato (su 23 gare giocate), 2 in Europa (su 9 incontri).
LEDESMA
Il capitano biancoceleste ha rilasciato un’intervista a Sky Sport: “Il Derby è una partita speciale, un’emozione unica, è una partita che ti fa dimenticare tutto: campionato, classifica e altri risultati. Anzi quando stai sotto hai qualche motivazione in più. Poi quando entri in campo il pubblico ti fa capire subito quanto sia importante questa partita. Quando arriva la domenica del Derby tutto il resto non conta. Speriamo che arrivi una vittoria per noi. Il risultato? Non lo dico per scaramanzia. Non l’ho fatto mai prima di una partita e soprattutto prima di un derby che cambia tantissimo, è inutile nasconderlo. Cambia perché la gente non riesce neanche ad aspettare la partita. Già prima della gara ti ricordano quanto sia importante, dopo tanti anni che sono qui lo sento sempre di più. Comunque andrà sarà una partita importantissima per la gente, per noi, per la società, per la storia, ma sarà sempre una partita di calcio”.