Michael Konsel, ex portiere della Roma, è intervenuto ai microfoni di Radio Ies per parlare del derby e della Roma attuale.
Che ricordi hai degli anni passati a Roma?
“Mi è piaciuto tantissimo giocare con il sistema di gioco di Zeman, era il mio gioco. Era naturalmente rischioso, però io sono proprio così di natura”.
Sul derby Roma-Lazio.
“Bellissimo, sono contento di aver potuto giocare partite del genere. L’atmosfera è indimenticabile, è stato un onore per me. Io non lo vivevo con nervosismo, solo la notte prima ero un po’ in ansia. Una volta entrato nello stadio però spariva tutto”.
Sulla preparazione atletica di Zeman.
“All’epoca ho fatto la stessa preparazione atletica degli attaccanti, ero già vecchietto quando sono arrivato a Roma e lui mi faceva fare i gradoni come li faceva fare ai ventenni”.
Come vivevano il derby i romani?
“Petruzzi aveva paura (ride, ndr) No, scherzo!”.
Sulla Roma di Luis Enrique.
“Sono stato a Trigoria qualche tempo fa e ho visto Roma-Parma. Ho visto una squadra giovane e con poca esperienza ma con moltissimo entusiasmo”.
Su Stekelenburg.
“Secondo me è abbastanza completo. Non lo seguo molto ma ho visto come gioca in nazionale, è un portiere molto serio”.
Affinità tra te e Stekelenburg?
“Il ruolo del portiere è molto importante perché i difensori devono potersi fidare di te. Nonostante la Roma di Luis Enrique giochi diversamente rispetto alla Roma di Zeman, Stekelenburg sa giocare molto bene con i piedi”.
Sulla Lazio.
“Klose è il pericolo più grande. Io però la Lazio non la seguo perché non me ne frega niente. Penso però che Klose sia molto pericoloso, è imprevedibile soprattutto per i portieri”.
Come ha trovato Franco Baldini nella sua visita a Trigoria?
“L’ho visto molto rilassato, mai visto così sereno”.
Fonte: Radio IES