La sospensione della partita in caso di cori o di striscioni razzisti: è la proposta di Vittorio Pavoncello, presidente del Maccabi Italia (l’organizzazione sportiva ebraica), alla vigilia di Roma-Lazio e dopo l’incontro avvenuto in Campidoglio tra le due squadre. “Pur apprezzando lo sforzo della Roma, della Lazio, di Roma Capitale e della Comunità ebraica romana, devo dire che non è indossando una t shirt, facendo due fotografie che si è a posto con la coscienza, che si risolve il problema del razzismo negli stadi. Si deve invece fare leva, come sempre, sulla parte sana della tifoseria, come è successo in Inghilterra dove il fenomeno è quasi scomparso. Ai primi cori, o all’esposizione di uno striscione razzista, l’arbitro sospende la partita fino alla rimozione dello stesso e finchè i cori non si sono interrotti. Poi la Federazione dovrebbe multare “pesantemente il club” e se ci fosse la reiterazione dei cori e degli striscioni “la squalifica del campo”. “Con il timore della squalifica del campo, i tifosi sani protesteranno, visto che loro vanno allo stadio per sostenere la propria squadra. Per farlo hanno sottoscritto un abbonamento, nemmeno di poco conto dal punto di vista economico. Saranno loro a zittire i cori, saranno loro a togliere gli striscioni, saranno loro ad emarginare i razzisti”. “La Federazione ha gli strumenti per eliminare il razzismo dagli stadi: che siano applicati”.
Fonte: ansa