(F. Ferrazza) –Dopo quello di Juan, arriva il duro responso anche perPjanic: tre settimane di stop per una lesione muscolare di primo grado al bicipite femorale. Tegola pesantissima per una Roma già in difficoltà e costretta a ripartire dalla trasferta di Palermo con una formazione incerottata e piena di assenze. A riportare un po’ di ottimismo ci si impegna Walter Sabatini,completamente conquistato da come i tifosi giallorossi hanno vissuto il derby allo stadio, prima, durante e, soprattutto, dopo (ha voluto capirlo da vicino facendosi una passeggiata in zona Obelisco a pochi minuti dal fischio d’inizio). «Per la prima volta avrei preferito vincere, mettendo da parte il sistema di gioco. Sono pronto a rinnovare il contratto con questa società, l’ho capito in particolare proprio dopo la sconfitta nel derby. Ho molto lavoro da fare e i tifosi si devono fidarsi: ci sono volontà e qualità per poter essere migliori.Ammetto di aver sbagliato, ho fatto degli errori sul mercato di gennaio, serviva un difensore, ma ho sottovalutato la cosa». Il primo ‘mea culpa’ viene quindi recitato dal diesse, che spera in un immediato riscatto. «A Palermo andrà una squadra sofferente, non possiamo permetterci più deroghe. Dobbiamo essere una squadra già quest’anno, fatto salvo le integrazioni che faremo in estate». Sul futuro del tecnico, poi.«Luis Enrique non è in discussione – ribadisce Sabatini, smentendo le voci inglesi che vorrebbero Villas Boas sulla panchina giallorossa- è il futuro della Roma, se lui vorrà e non abbiamo incontrato nessun altro allenatore».