(A. Catapano) – Ipotizziamo, senza escludere nulla: voleva stare da solo perché non gli piacciono le tavolate e, oltretutto, soffre i locali troppo affollati; aveva già preso un impegno con se stesso; gli hanno dato l’indirizzo sbagliato; oppure, più banalmente, non lo hanno invitato. Fatto sta che mercoledì sera, mentre il grosso della squadra cenava insieme al ristorante Casa Novecento davanti all’Obelisco dell’Eur (fino all’una e mezza, beccati nonostante i tentativi di depistaggio), Fabio Borini consumava una cenetta intima a pochi chilometri di distanza, da Checco dello Scapicollo sulla Laurentina. Il ragazzo, che non partecipò nemmeno alla cena dello scandalo a via Veneto, ultimamente ha detto la sua su argomenti piuttosto sentiti nello spogliatoio giallorosso, del tipo: «Cene di gruppo? Sarebbe meglio evitare» e «Io mai in ritardo ad una riunione tecnica». Logico che venga il sospetto che Borini sia andato sulle scatole a più di qualche compagno di squadra. Questo, almeno, teme qualcuno anche dentro Trigoria.