A poche ore dalla sfida del “Renzo Barbera“, Antonio Di Gennaio ex calciatore del Verona di Bagnoli e attuale telecronista Sky, è intervenuto ai microfoni de “La città nel pallone” sulle frequenze di RadioIes. Proprio colui che commenterà la partita in diretta, ha espresso un giudizio sul momento dei giallorossi e sull’operato dell’allenatore spagnolo. Queste le sue parole:
Impressione sul lavoro di Luis Enrique?
“Questi errori sono dovuti anche a questa filosofia che giustamente lui seguita a proporre ed è sposata da tutto l’ambiente societario. A me è sempre piaciuto perché in Italia serviva qualcuno per cambiare le cose ed è arrivato, certo poi contano i risultati. La Roma quest’anno sta perdendo un occasione d’oro. Sicuramente mancano alcune cose e dovranno fare qualcosa sopratutto per quanto riguarda gli interpreti”.
Interpreti da cambiare o Luis Enrique non pronto?
“Penso la seconda, non dico che deve cambiare, ma deve modellare le sue idee e avere un po di elasticità. L’equilibrio deve essere trovato, ma gli interpreti non sono quelli di una grandissima squadra che nei prossimi anni dovrà lottare per i grandi traguardi. Se non riesci ad essere efficace davanti diventa un problema. In attacco ci sono tanti giovani, uno su tutti Lamela che stimo molto, poi c’è Bojan che sotto l’aspetto mentale non si è adattato bene, Totti gioca troppo lontano dalla porta e infine l’esploso di Borini che è l’unico fattore positivo. A livello difensivo servono giocatori importanti”.
Cose serve per questa rivoluzione?
“Al Milan di Terim quando c’ero io, la rivoluzione è stata fatta solamente dopo quando sono arrivati giocatori importanti. La filosofia è importante, ma alla lunga fanno la differenza i grandi calciatori che ti cambiano dal punto di vista tattico e tecnico e che sono dei leader. Se devi andare a prendere un attaccante però lo devi prendere di grande livello”.
Dopo 7 mesi la Roma prova gli schemi difensivi. C’è un problema di interpreti o di modulo?
“Nel Barcellona è importante la fase di non possesso e la Roma è in difficoltà a farla. Ci vuole tempo che alla porterà a dei risultati, ma la Roma va troppo a corrente alternata e fino ad adesso si sono visti troppi passi indietro che fanno pensare”.
Messi o Maradona?
“Adesso scelgo Messi, ovviamente deve vincere un mondiale da solo con una squadra normale come fece Diego”.
Fonte: La città nel pallone, RadioIes