( A.Pugliese) – Dopo aver fallito su ogni fronte, la Roma prova a voltare pagina. E lo fa con la filosofia di Luis Enrique, quella dei giovani, del «18, 25 o 35 anni, per me non conta». Oggi, a 12 partite dalla fine, è la strada giusta. Bisogna provare, sperimentare, capire su chi poter puntare nel futuro. Ed allora da questa sera a Palermo sarà bene buttare dentro tutti quelli che sono in bilico (chi per un motivo, chi per l’altro), come i vari Kjaer, José Angel, Bojan e Marquinho. Ma anche, e perché no, i giovani, quelli di una splendida Primavera, dove papà De Rossi continua da anni a fare grandi cose. L’ultima impresa è quella di giovedì sera a Torino, dove i suoi baby hanno violato lo «Juventus Stadium» nella finale di andata della Coppa Italia.
Nessuno ci era mai riuscito nessuno, i piccoli giallorossi sì. Ed allora, con Cassetti e Taddei out, ecco che resta a casa anche Perrotta. Scelta tecnica (come nel derby), a prescindere dal piccolo affaticamento finale di ieri. Luis Enrique, stavolta, non vuole compromessi. Ha deciso di lanciare i baby per vedere se nel futuro della Roma c’è già qualche «diamante» su cui puntare. L’emergenza di Palermo, in tal senso, arriva a puntino e permetterà a Lucho di «testare» anche qualche ragazzino. […]