(M. Cecchini/ A. Catapano) – Sarà un volo pieno di pensieri quello che porterà oggi Franco Baldini ad Austin, in Texas, dove si riunisce lo stato maggiore della Raptor, il fondo di James Pallotta. Non tutti avranno una connotazione negativa. Anzi. Complice la inaspettata caduta di Lazio e Udinese, la Roma è risalita sull’ottovolante della speranza e adesso l’Europa—anche quella nobile della Champions League — non è più una chimera come sembrava nei malinconici giorni successivi al derby perso.
Caccia a nuovi soci Buone notizie, perciò, visto che il viaggio del direttore generale ad Austin è motivato da una riunione generale dello staff della Raptor di James Pallotta in tutte le sue branche. Unintero hotel sarà requisito dalla compagnia statunitense che fa capo all’azionista dei Boston Celtics, sempre più socio forte della nuova Roma americana. Tra l’altro, ieri il quotidiano «Leggo » aveva dato corpo ad indiscrezioni che parlavano di una imminente uscita di scena di due dei quattro soci della cordata Usa, Michael Ruane e Richard D’Amore, già messi fuori dal Cda del club nello stesso giorno (4 dicembre) in cui furono tolte tutte le deleghe al presidenteTomDiBenedetto. La Roma però smentisce con toni forti l’indiscrezione, ma in attesa della ricapitalizzazione di fine maggio—che dovrà ridisegnare gli scenari interni della cordata — c’è da segnalare come la percentuale di quote di ciascun socio nella LLC che controlla la maggioranza della società (Neep) che a sua volta controlla la Roma, non sono state mai rese note. Tra l’altro la dirigenza conferma come a metà febbraio sia stata avviata una «due diligence» per attirare nuovi soci, anche se questo non è detto che debba necessariamente essere messo in relazione con la presunta uscita di scena di Ruane e D’Amore.
Budget in corso d’opera Una cosa è certa: Pallotta è sempre più al centro della nuova Roma, tant’è che ai budget già fissati per le prossime stagioni — e che comprendono sulla carta anche il mercato—il d.g. chiederà se possibile degli sforamenti per rinforzare la squadra, soprattutto se le politiche di abbassamento degli ingaggi e di incremento delle sponsorizzazioni avranno successo.
Disney e dintorni E qui sta l’altro motivo della trasferta americana di Baldini: convincere grandi marchi internazionali a legarsi alla Roma. Nell’agenda del d.g. c’è anche una puntata ad Orlando, in Florida, per strappare una partnership addirittura alla Disney. Intanto, nel parco giochi di Trigoria oggi la Romasi ritrova: reduce dal successo di Palermo che l’ha rilanciata in classifica, con l’ambizione di tornare in corsa per la Champions. Con sette punti e tre squadre da recuperare, in undici gare resta una missione quasi impossibile.MalaRoma di Luis Enrique ci ha abituato a tutto, nel bene e nel male.