(B.Saccà) – Il calciomercato nasconde un mare di insidie. I presidenti e i dirigenti dei club tentano di spendere poco, pur sapendo che i giocatori di livello hanno prezzi da brividi. Non sempre, però.
E la bravura dei direttori sportivi risiede proprio nella capacitàdi scoprire un talento che abbia un prezzo basso. La crisi economica ha accentuato – e quasi esasperato – la tendenza: alcune società conducono le campagne di trasferimento investendo un pugno di euro. Le occasioni non mancano. E i giocatori senza contratto – i cosiddetti «parametri zero» – rappresentano la fonte alla quale i dirigenti attingono. La fortuna spesso non sorride: tanti elementi si rivelano dei fallimenti; alcuni riescono invece a lasciare il segno. La storia di Miroslav Klose ne è un esempio. L’attaccante tedesco ha lasciato il Bayern Monaco da svincolato, e si è accasato alla Lazio durante la passata estate. I tifosi biancocelesti ringrazieranno il presidente Lotito ancora a lungo, visto il rendimento di Klose, che già segnato quattro gol in sei partite di campionato. E una rete nel derby è per sempre. La Roma ha lavorato di frequente con i «parametri zero». Sia in entrata che in uscita. I giallorossi hanno prelevato Heinze, che non aveva rinnovato il contratto con il Marsiglia, ma hanno perso Mexes, finito al Milan. E ancora. Nel 2010, il ds Pradè si assicurò Simplicio senza sborsare un soldo, ma un anno prima aveva lasciato Panucci al Parma. L’arrivo di Adriano a Trigoria è stato un insuccesso.