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AS ROMA Bruno Conti: “A Genova fui una scommessa di Gigi Simoni, Borini? Quando lo vedi in allenamento capisci di aver fatto un grande acquisto” (AUDIO!!)

Bruno Conti

Bruno Conti, ex giocatore di Roma e Genoa, è intervenuto quest’oggi ai microfoni de “La città nel pallone” sulle frequenze 99.8 di RadioIes per parlare della partita dell’Olimpico e dei giovani della Primavera. Ecco le sue parole:

I suoi ricordi di Genova?

“Fu una scommessa che fece Gigi Simoni che mi aveva visto dopo un esordio a Torino. Fu una scommessa vinta perché arrivammo subito in A e io feci un gran campionato. Poi l’anno dopo la Roma volle Pruzzo e il Genoa mi chiese in cambio per un altro anno. Sicuramente ricordo Genova con grande affetto”.

Sulla Roma.

“Roma è la mia vita. Ricordo l’inizio, come si dice, la Roma non si discute si ama. Mi ricordo la felicità di mio padre che era tifoso romanista”.

Ti aspettavi l’esplosione di Florenzi e Caprari?

“Me l’aspettavo perché quando si è a contatto per tanti anni con questi ragazzi come Gianluca e Florenzi vedi la voglia di migliorarsi da parte loro. Sono ragazzi importanti di prospettiva, la Roma farà le sue valutazioni in futuro. Di Florenzi dicevano che fisicamente non fosse pronto, così come capitò a me. Per Caprari è importantissimo stare con un maestro come Zeman”.

Borini erede Inzaghi?

“Assolutamente si perché quando Borini è andato via in Inghilterra sentivo sempre parlare di lui. L’intuizione è stata di Sabatini che ha creduto molto in questo ragazzo. Sta dimostrando di essere imoportante e sta facendo grandi cose, ma quando lo vedi durante la settimana e vedi la sua voglia di allenarsi capisci di aver fatto un grande acquisto”.

L’arma in più di questa Primavera?

“Io penso che è la bravura, la fortuna e tutto il settore giovanile. Tutto quello che ora troviamo in Primavera sono ragazzi selezionati dai nostri osservatori e che vengono presi dalle nostre società affiliate. Poi c’è la bravura del tecnico e tutto lo staff. I ringraziamenti maggiori vanno a loro che lavorano tutto il giorno e ad Alberto De Rossi che sa gestire benissimo il gruppo”.

Idea sua Luis Enrique?

“Vivo giornalmente a contatto con lui. Vedo la sua grande competenza e voglia di lavorare. E’ normale che ci vuole tempo e bisogna aver pazienza verso la nuova società e i ragazzi. A volte ci sono prestazioni meno belle, ma io vedo i ragazzi soddisfatti di questo lavoro che sta dando i primi frutti. Luis Enrique è un grande uomo, un grande tecnico e una grande persona. Vedo un grande futuro”.

Giocatori cresciuti nella Roma che ti hanno stupito o deluso?

“Sono due se vogliamo e sono ragazzi che ho selezionato io: Aquilani e De Rossi. Ringrazio Mauro Bengivenga che ha saputo dare a De Rossi quel ruolo, queste sono le soddisfazioni di un lavoro. Paoloni ai tempi di Aquilani mi sorprese, da lui si aspettavano cose grandi, poi magari non ha avuto la fortuna o la bravura di continuare il lavoro che faceva da noi. Farina? Con noi ha avuto grande carattere, poteva giocare sia a destra sia a sinistra. Con il budget che abbiamo avuto, senza aver mai fatto pazzie, abbiamo fatto tante cose. Ricordiamo anche i vari Pepe, Amelia e tanti altri. La nostra soddisfazione è quello che abbiamo oggi”.


Fonte: RadioIes, La città nel pallone

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