Per la prima volta Arsene Wenger parla di dimissioni ammettendo che il suo futuro sulla panchina dell’Arsenal dipenderà solo dai risultati. Finora, nonostante la partenza disastrosa in campionato, il francese aveva sempre escluso un addio ai gunners. Anche dopo l’umiliazione in agosto dell’Old Trafford, quando il suo Arsenal era stato travolto 8-2 dal Manchester United, Wenger aveva seccamente respinto ogni idea di cambio della guida tecnica. Ma ora, nonostante l’ultima vittoria in campionato contro il Sunderland che ha portato i lanceri di Londra in 10/a posizione, la sua permanenza all’Emirates stadium appare in dubbio. «Il mio lavoro dipende unicamente dai risultati, sono questi che decidono il futuro – ha dichiarato Wenger -. Le parole di Stan Kroenke (proprietario dell’Arsenal, ndr) sono un gran bel segno di fiducia ma devo essere realista. Quando perdi 8-2 non puoi pensare di essere il migliore al mondo. Non mi sento in pericolo. Ma vorrei che la gente che ama questo club fosse felice mentre senti il senso del fallimento quando valanghe di queste proporzioni ti si abbattono contro. La squadra in questo momento è insicura e in ogni partita subiamo gol». Una sola vittoria nelle ultime cinque uscite, l’Arsenal sta inevitabilmente pagando le partenze di Cesc Fabregas e Samir Nasri, al quale Wenger non risparmia una frecciata velenosa: «Se paragoni l’Arsenal al Manchester City in termini di trofei, nessuno sceglierebbe mai il City. I giocatori ci vanno solo per i soldi».
Fonte: Ansa