Intervistato dall’Afp, il presidente dell’Uefa Michel Platini ribadisce il proprio no all’introduzione degli strumenti tecnologici nel calcio ma ammette anche che se l’esperimento sui gol-fantasma darà esito positivo la Fifa potrebbe dare il via libera. “Noi all’Uefa ci siamo posti il problema, che in Coppa del Mondo si verifica una volta ogni 40 anni. Come si fa per stabilire se il pallone abbia superato o meno l’intera linea di porta? Io dico che ci sono gli assistenti ‘aggiuntivì dell’arbitro, ovvero i giudici di linea. Mi dicono che gli assistenti di linea costituirebbero un aumento delle spese, ma anche la tecnologia ha dei costi elevati. E quando mi fanno l’esempio del rugby (dove c’è il ‘television match officer’ n.d.r.), io faccio notare che in questo sport in Italia non c’è la tecnologia (a parte la finale scudetto n.d.r.), e nemmeno nei match secondari in Scozia ed Inghilterra, o nella seconda divisione francese. Devono essere degli esseri umani a stabilire se un gol c’è, e se Thierry Henry si è aggiustato il pallone con la mano prima di segnare. Ne sono fermamente convinto, e non posso cambiare. In Champions League ci sono stati 4 o 5 episodi controversi negli ultimi due anni e gli assistenti di linea hanno sempre preso la decisione giusta”. Una battaglia che il numero uno transalpino prosegue da molti anni: “Se introduciamo la tecnologia del calcio, allora perchè non dotiamo gli allenatori di microfoni per parlare con i calciatori o non la usiamo anche per il fuorigioco? E in questo caso è la fine del trucco. Io sono contrario e lo sono da tempo, ci ho riflettuto a lungo e per avere una maggiore equità di giudizio credo che i cinque arbitri siano la cosa migliore. Comunque sull’introduzione generalizzata degli assistenti di linea ci sarà una decisione nel consiglio dell’International Board del prossimo 2 luglio”.
Fonte: Afp