ROMA – Sergio Cragnotti dice la sua sulla svolta epocale nella Roma con l’arrivo di Thomas Di Benedetto & Co. “La Roma ha fatto una grande trasformazione, per forza di cose deve pagare lo scotto, non può emergere a leader subito nel nostro campionato. C’e’ stato un grande cambiamento da supportare passo per passo ed i tifosi devono aver pazienza. Visto la presenza di tanti calciatori giovani, io avrei scelto un tecnico di maggior esperienza rispetto a Luis Enrique. Dal punto di vista societario quello di aver scelto un socio estero come Di Benedetto è un grande valore aggiunto. Portare un marchio come Roma nel mondo appartiene ad una mentalità non provinciale, è una scelta strategica giusta, anche se sinceramente non so quali mezzi abbiano“. Cragnotti parla anche dell’ipotesi stadio di proprietà: “Un club deve operare nel proprio stadio, ogni iniziativa al di fuori degli impianti di proprietà sono delle pezze calde momentanee che servono solo per tamponare i problemi. Le società hanno il diritto di avere il loro stadio per far vivere ai propri tifosi la vita del club: il problema che intercorre tra Coni e Lazio deve essere superato, lo stadio Olimpico e’ qualcosa di istituzionale che può anche restare a prescindere. Oggi è complesso fare uno stadio sul piano degli investimenti, ma chi può farlo deve procedere“. L’ex proprietario della Lazio esprime un giudizio anche sul derby: “La Lazio ha giocato per Reja, ora può arrivare molto in alto e Klose è veramente un campione. La Lazio nel derby mi è piaciuta, ha giocato con molta grinta e soprattutto con un grande campione come Klose, che insieme ad Ibrahimovic è quello che sta facendo meglio. La squadra ha giocato per vincere e ha meritato di ottenere questi tre punti fondamentali senza alcun dubbio. I ragazzi hanno giocato in modo particolare, per il proprio allenatore, un segnale che testimonia come ci sia armonia anche nello spogliatoio“.
Fonte : Radio Manà Manà