Tentare l’impresa,smentendo tutti. Senza pregiudizi nè paura, non servirebbe. Il Milan arriva spremuto da polemiche, infortuni, 120 minuti di fatica per prendere una sberla da Vucinic ed il pensare al Barcellona. La Roma è al completo: la difesa sarà questa fino alla fine, torna il centrocampo titolare e l’attacco che Luis Enrique ha in mente. Lo stadio è chiaramente da grandi occasioni, di quegli stadi che ti danno motivazioni a prescindere. Non è un discorso da folli innamorati di una donna che nemmeno conosce il proprio sentimento. Bisogna per forza di cose pensare in grande. “Sosteniamo le vostre idee ma la nostra voce merita sfide europee”. Per tornare a quei livelli serve una grande squadra e serve vincere partite che danno tre punti ma moralmente svoltano una stagione. Fare “la partita” a Milano vorrebbe dire mettere le mani sull’Europa, in attesa delle sfide con Napoli ed Udinese, da disputare in casa. Totti a Torino si sente ispirato come un artista con un pennello in mano e negli ultimi anni spesso e volentieri è stata terra di conquista. L’orario è inconsueto per una match di questo calibro, un orario da sorpresa sulla schedina. Ibra ed Allegri prima di pensare a Messi & co. buttassero un occhio sulla partita di Sabato. Con il trabajo y sudor, la Roma può sognare in grande.
A cura di Andrea Di Carlo