(F. Balzani) – «Milan, ti possiamo battere». Borini suona la carica in vista del big-match di domani pomeriggio a San Siro dal quale passano sogni e speranze di Champions di una Roma che, nelle ultime due settimane, è riuscita a ridurre di 6 punti lo svantaggio dal terzo posto occupato dalla Lazio. «Il Milan è una grandissima squadra, abituata a lottare su più fronti – avvisa Borini – però possiamo metterla in difficoltà visto che è stata impegnata in Coppa Italia martedì scorso. Noi manterremo il nostro stile di gioco stando magari più attenti ai calci piazzati e ai cross in area che nella gara d’andata furono letali. Ibra? Con Messi e Ronaldo è il più forte del mondo».
Arginare le giocate del campione svedese (capocannoniere del torneo con 20 reti, stella di una squadra che vanta il miglior attacco con 57 gol) è la preoccupazione maggiore di Luis Enrique e per questo a Trigoria stanno facendo di tutto per recuperare Heinze. L’argentino soffre per un dolore all’anca e non si è allenato neanche ieri. Lo staff medico assicura: «Heinze giocherà, sta solo seguendo un percorso di recupero», in realtà la sua presenza è fortemente in dubbio. Tant’è vero che Luis Enrique ieri ha rispolverato De Rossi come centrale difensivo, al fianco di Kjaer con Greco, Pjanic e Gago a centrocampo. Sulla fascia destra tornerà Rosi, mentre in attacco sembra scontato l’utilizzo di Totti dietro alla coppia d’attacco Osvaldo-Borini. In questo caso a uscire sarà Lamela, nell’ultimo mese schierato sempre titolare.
Totti si è allenato anche ieri dimostrando di aver smaltito definitivamente il problema muscolare al bicipite femorale sinistro ed è pronto a siglare il gol numero 13 della sua carriera al Meazza. Uno stadio che rievoca ricordi piacevoli anche alla Roma capace, contro i rossoneri, di ottenere 4 vittorie e 1 sola sconfitta nelle ultime 5 stagioni. Totti sabato sera ritroverà per la prima volta l’amico Mexes da avversario. «Seguo sempre la Roma anche se da lontano – ha dichiarato il difensore francese – e mi informo sempre sul risultato della mia ex-squadra. In particolare chiedo come hanno giocato Francesco e Daniele (De Rossi ndr)». Mexes, dopo 7 stagioni in giallorosso, ha deciso la scorsa primavera di passare al Milan a parametro zero, ben prima dell’avvento della nuova proprietà americana: «Credo che loro abbiano trovato un buon allenatore e uno staff valido e che anche il cambiamento societario sia stata una grande svolta. Io a Roma stavo bene, lì ho lasciato il cuore. Sono andato via per una scelta di vita»